15/05/2024, 09.30
KUWAIT
Invia ad un amico

Kuwait, economia più delle libertà: l’emiro vara il governo e ‘congela’ il Parlamento

L’83enne Meshal al-Ahmad al-Jaber al-Sabah ha dato il via libera al nuovo esecutivo. Sospesa l’assemblea (due soli precedenti nel 1976 e 1986) e parti della Costituzione. Dietro la decisione lo scontro fra leadership e opposizione “filo-islamista”. Analisti e attivisti temono una deriva autoritaria, priorità ai temi “dello sviluppo nazionale e della stabilità”. 

Kuwait City (AsiaNews) - Il via libera dato dall’83enne emiro Meshal al-Ahmad al-Jaber al-Sabah alla nascita del nuovo governo, a due giorni dallo scioglimento del Parlamento eletto solo qualche settimana prima, sembra aver al momento scongiurato un’escalation della crisi politica e istituzionale in Kuwait. L’esecutivo guidato dal primo ministro sheikh Ahmed al-Abdullah al-Sabah assumerà alcuni poteri sinora appannaggio dell’assemblea ma le acque restano agitate, la lotta di potere fra ministri e deputati irrisolta e potrebbe riemergere con forza in un futuro prossimo. Negli ultimi cinque anni il Parlamento - l’ultimo eletto ad aprile - è stato sciolto in quattro occasioni, ma se il ricorso al voto anticipato è fenomeno frequente la “sospensione” è un evento raro ed è avvenuta solo in due occasioni: nel 1976 e nel 1986.

Nel dare l’annuncio, l’emiro Meshal - salito al potere nel dicembre scorso in seguito alla morte del predecessore Nawaf Al-Ahmad Al Jaber - ha attaccato, pur senza nominarli, alcuni funzionari che starebbero bloccando i tentativi di nomina del principe ereditario, carica tuttora vacante. Il nuovo governo (46mo nella storia del Paese del Golfo dal 1962 - è guidato da Ahmed, nipote dell’emiro, e composto da 13 ministri, nove dei quali hanno mantenuto il loro incarico rispetto al precedente, incluso quello del Petrolio, delle Finanze e degli Esteri considerati dicasteri chiave. Due le donne. 

Sono inoltre sospesi alcuni articoli della Costituzione al fine di potere mantenere in stallo il “processo democratico” [in primis il voto per la nuova assemblea] potenzialmente fino al 2028, nell’unica nazione del Golfo che ha un Parlamento scelto dai cittadini mediante voto. Una mossa che intende forse mettere la parola fine ad anni di stalli e rovesciamenti politici, con una frattura evidente fra leadership e opposizione (vicina alla fazione islamica radicale).

Tra i sette articoli della Costituzione sospesi quello secondo cui il nuovo Parlamento deve essere eletto entro due mesi dallo scioglimento del precedente e un altro secondo cui le leggi devono essere approvate sia dall’assemblea che dall’emiro. Da questo momento la massima carica dello Stato ha assunto su di sé pieni poteri e il controllo della legislazione, come lui stesso ha sottolineato all’indomani della decisione: “I recenti disordini nella scena politica kuwaitiana hanno raggiunto una fase tale per cui non possiamo rimanere in silenzio, ma dobbiamo assumere tutte le misure necessarie per il miglior interesse del Paese e del popolo” ha sottolineato l’emiro. “Non permetterò - ha aggiunto - in alcun modo che la democrazia venga sfruttata per distruggere lo Stato”.

Il premier uscente sheikh Mohammad Sabah al-Salem al-Sabah si era rifiutato di proseguire l’incarico in seguito a tensioni tra il governo e l’Assemblea nazionale, composta da 50 membri eletti. L’opposizione, dominata dagli islamisti, ha vinto di nuovo alle ultime elezioni a inizio aprile, mantenendo il proprio controllo sul Parlamento, che da anni è in costante braccio di ferro col governo e la famiglia regnante. I continui litigi tra i deputati ed esecutivo hanno portato a una persistente situazione di stallo nello Stato del Golfo ricco di petrolio, ritardando riforme tanto necessarie. In condizioni di normalità, l’assemblea può approvare un voto di sfiducia nei confronti di qualsiasi ministro o primo ministro con una maggioranza semplice e ha un ruolo anche nella scelta del principe ereditario da parte dell’emiro, altro elemento di discordia. 

Di recente i parlamentari hanno accusato il governo di corruzione, mentre quest’ultimo ha risposto affermando che i deputati stanno bloccando i piani di diversificazione economica. Interpellato da Middle East Eye (Mme) Sean Yom, esperto di politica mediorientale presso la Temple University, sottolinea che l’emiro ha manifestato chiaramente il proposito di “dare priorità ai temi dello sviluppo nazionale e della stabilità”. Egli, aggiunge, non ha esitato a ricorrere alla “drastica mossa” dello scioglimento dell’assemblea e del congelamento del voto “differenziandosi così dai due governanti precedenti”. Esperti manifestano preoccupazione per una possibile repressione del dissenso e dell’opposizione interna: “Questa scelta - conferma Yom - potrebbe danneggiare la tradizione unica del Kuwait in chiave di pluralismo e liberalismo, che è eccezionale non solo nel Golfo ma nel mondo arabo in generale”. E fa infine notare il fatto che attivisti e voci critiche siano “insolitamente silenziosi” a riprova del timore di una “dura repressione del dissenso pubblico”, mente una parte del Paese è favorevole perché “stanchi delle fratture fra governo e Parlamento”. 

L’emirato è retto da una monarchia costituzionale, con sistema parlamentare che è anche il più antico del Golfo; il primo Parlamento è stato eletto nel 1963, due anni dopo l’indipendenza dal Regno Unito il 19 giugno 1961. Gode di enormi poteri fra cui approvare e bloccare leggi, interrogare i ministri e presentare la sfiducia contro alti funzionari. Il Majlis al-Umma consta di 50 membri, scelti in elezioni che si tengono ogni quattro anni; esso può anche rimuovere il primo ministro o altri ministri, confermare la nomina del principe ereditario e dell’emiro, il cui trono è ereditario. Il Kuwait ha una popolazione di circa 4,4 milioni di persone gran parte delle quali lavoratori stranieri, cui non è riconosciuto diritto di voto e difficilmente ottengono la cittadinanza. 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Kuwait, neo-emiro contro governo e Parlamento: ‘danneggiato’ il Paese
22/12/2023 10:35
Kuwait, le opposizioni guardano al nuovo emiro per una ‘disgelo’ politico
02/10/2020 08:57
Kuwait, il nuovo emiro Sheikh Nawaf al-Ahmed al-Sabah giura in Parlamento
30/09/2020 15:21
La successione in Kuwait apre speranze di maggiore democrazia
16/01/2006
Papa: con l’emiro del Kuwait colloquio su dialogo interreligioso e pace in Medio Oriente
06/05/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”