L’anti-Eurovision dei cantanti in stile sovietico
Alla Live Arena di Mosca si è tenuta la nuova edizione della "Intervidenie", la manifestazione canora che già negli anni dell'Urss riuniva i Paesi del blocco orientale. Rispolverata dopo l'esclusione dei cantanti russi dalla manifestazione occidentale a causa dell'invasione dell'Ucraina, ha riunito artisti di 22 nazioni "amiche" decretando alla fne la vittoria di Dyk Fuk, un rapper di Hanoi.
Mosca (AsiaNews) - I cantanti russi sono esclusi dalla gara canora Eurovision da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina nel 2022, e la Russia da allora sta spingendo con i Paesi amichevoli per resuscitare il concorso canoro Intervidenie, che rimanda a memorie sovietiche dei tempi della guerra fredda. L’ultima edizione si è tenuta il 20 settembre alla Live Arena di Mosca. Hanno preso parte gli artisti di almeno 22 Paesi: stato annunciato come “festa della cultura”, in realtà uno strumento di propaganda geopolitica per rilanciare l’influenza russa a livello internazionale.
La prima variante dell’Intervidenie si era tenuta tra il 1965 e il 1968 in Cecoslovacchia, sotto l’egida dell’Organizzazione internazionale della radio e della televisione Oirt, una rete dell’Europa orientale, ed era visto proprio come alternativa socialista all’Eurovision, con un significativo peso politico, pur non potendo ovviamente competere con la popolarità del concorrente a livello internazionale, dimostrando la “solidarietà culturale” dei Paesi del blocco orientale. Venne poi riproposto in Polonia nel 1977, esaurendosi poi nei primi anni ’80 sullo sfondo della crisi economica polacca e l’avanzata del movimento anticomunista di Solidarnosc. L’ultima grande vincitrice fu la massima star russa Alla Pugačeva, oggi all’estero e in polemica con Mosca, in quanto contraria alla guerra in Ucraina.
Nel 2008 a Soči, uno dei luoghi più simbolici della ricerca putiniana di una nuova grandezza, si riprovò con il concorso “Cinque stelle – Intervidenie”, a cui parteciparono cantanti da 11 Paesi ex-sovietici, come variante più estesa della gara russa dei giovani cantanti “Cinque stelle”, ma negli anni successivi non venne più riproposta. Quando nel 2014 l’Eurovision fu vinto dalla drag queen austriaca Koncita Wurst, in forme esteriori femminili con una lunga barba, le autorità russe decisero di reagire ripristinando il concorso come “alternativa all’Eurovision dei barboni”, ma non si riuscì ad allestirlo. Ora invece è tornato in pompa magna con l’annuncio già a febbraio da parte di Vladimir Putin, nell’anno giubilare della grande Vittoria.
Gli organizzatori hanno presentato la nuova variante di Intervidenie come “una proposta di collaborazione culturale e umanitaria a livello internazionale”, anche se il valore musicale e canoro è apparso decisamente secondario rispetto al significato politico della manifestazione, per mostrare la capacità d’influenza di Mosca nel polo alternativo globale. Il vice-premier russo Dmitrij Černyšenko ha guidato il comitato organizzatore, e l’intero processo è stato affidato alle cure del vice-capo dell’amministrazione presidenziale Sergej Kirienko, fedelissimo di Putin. La finale del concorso si è tenuta appunto nella Live Arena di Novo Ivanovo, nei pressi di Mosca, e il vincitore è stato Dyk Fuk (Nguyễn Duc Fuc), giovane rapper di Hanoi.
Černyšenko ha dichiarato che “la condizione principale per partecipare a Intervidenie è la comune affermazione dei nostri valori spirituali”, anche se il rappresentante di Putin per la cultura, Mikhail Švidkoj, ha assicurato che il concorso era aperto anche ai partecipanti provenienti da “Paesi non amichevoli”, ma che concordano con le priorità della Russia. Di fatto alla finale si sono presentati per lo più Paesi che riflettono gli orientamenti politici della Russia, con concorrenti dalla Bielorussia, Brasile, Cina, Colombia, Cuba, Egitto, Etiopia, India, Kazakistan, Kenya, Kirghizistan, Madagascar, Qatar, Arabia Saudita, Serbia, Sudafrica, Tagikistan, Emirati Arabi Uniti, Uzbekistan, Venezuela e Vietnam. La prevista partecipazione del cantante americano Brendon B Howard da Los Angeles era una chiara azione di propaganda, per mostrare “l’inclusività” di Intervidenie anche rispetto a Eurovision, ma l’americano all’ultimo minuto ha rinunciato a presentarsi, per “motivi familiari” non chiariti.
19/10/2020 12:24
15/10/2020 13:00