La Seonggyeong è la prima Bibbia coreana tradotta da soli cattolici
Seoul (AsiaNews) - Dopo 17 anni di lavori è stata pubblicata la "Seonggyeong", una nuova traduzione delle Sacre scritture in lingua coreana. È la prima traduzione fatta per intero da soli cattolici.
La Seonggyeong è stata presentata il 10 ottobre durante una cerimonia organizzata dai vescovi della Conferenza episcopale coreana. Erano presenti circa 200 persone fra studiosi della Bibbia, esperti di lingua coreana e leader protestanti.
Padre Andreas Choi Chang-mou, presidente della Conferenza episcopale, ha detto nel suo messaggio di benvenuto che "la Bibbia è la parola di Dio scritta con l'ispirazione dello Spirito Santo, e credo che anche i 17 anni di sforzi per completare questa traduzione siano stati guidati dallo Spirito Santo. Spero che la vita cristiana dei cattolici coreani possa essere rinnovata grazie all'uso della Seonggyeong nella liturgia sacra, nella meditazione, negli studi delle Sacre scritture e nelle preghiere quotidiane. Nella Bibbia si legge: Il Verbo si è fatto carne ed abita in mezzo a noi (Gn 1:14). Ora dobbiamo vivere questo Verbo".
Sono poi intervenuti il cardinale Stephen Kim, il reverendo Matthew Chung Chul-chul-bum, primate di Corea e vescovo della chiesa anglicana di Seoul, Paik Do-woong-woong, segretario generale del Consiglio provinciale della chiesa protestante in Corea, e padre Min Young-jin-jin, segretario generale della Società biblica coreana.
Il cardinale Kim ha detto che "grazie a questa traduzione Dio si avvicina ancora di più a noi. La Bibbia non è un semplice libro, ma Verbo di vita che ci alimenta e ci nutre. Di conseguenza, noi cristiani accettiamo questa parola come nutrimento spirituale e ci avviciniamo sempre di più a Dio". Ha anche ricordato e ringraziato padre Joseph Im Seung-pil, che ha dedicato la sua vita alla traduzione della Bibbia e che è scomparso nel 2003.
Padre Min ha invece precisato alcuni importanti cambiamenti rispetto alla traduzione precedente, incluso lo stesso titolo di Seonggyeong, (letteralmente Sacra scrittura) o "Junim" (Dio) al posto di "Yahweh", e si è detto sicuro che "la Seonggyeong, anche se tradotta da soli cattolici, dà un importante contributo alla storia della traduzione della Bibbia in Corea".
Padre John Chrysostom Kwon Hyok-ju, presidente del Comitato biblico della Conferenza episcopale coreana, ha invece ringraziato tutte le persone che hanno lavorato per la pubblicazione della Seonggyeong, che risulta essere molto più fedele agli originali in lingua aramaica e greca rispetto alle traduzioni precedenti.