22/10/2012, 00.00
CINA
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La sinistra del Partito vuole salvare Bo Xilai

I “rossi” del Pcc scrivono una lettera aperta al governo in cui chiedono di “non espellere” l’ex segretario di Chongqing dal Parlamento nazionale: “Troppi dubbi sulla sua caduta in disgrazia, i processi non sono equi”. Intanto, mentre si avvicina il Congresso comunista che ridisegnerà il potere in Cina, riappare sulla scena l’ex presidente Jiang Zemin, leader della “cricca di Shanghai” intenzionato a non cedere il proprio potere.

Pechino (AsiaNews) - L'estrema sinistra del Partito comunista cinese ha chiesto all'Assemblea nazionale del popolo, il "Parlamento" del Paese, di non espellere Bo Xilai. Il controverso ex Segretario di Chongqing è caduto in disgrazia dopo una feroce lotta interna fra le varie fazioni politiche: a dare il via alla sua caduta è stato il processo contro la moglie Gu Kailai, coinvolta nell'omicidio di un uomo di affari britannico.

Il gruppo di sostenitori dell'ex leader comunista ha pubblicato una lettera aperta e pubblica, invitando il Parlamento del Paese a "non espellerlo". La lettera, pubblicata sul sito in lingua cinese "Red China" e indirizzata alla Commissione permanente dell'Assemblea, sostiene tra le altre cose che il Partito "sta alimentando dubbi circa le accuse contro Bo, rifiutando di discuterle in maniera pubblica".

Sempre secondo l'ala sinistra, "rimuovere Bo dal Parlamento significa rimuovere la sua immunità. E questo provocherà l'inizio di un processo molto poco chiaro dal punto di vista giuridico e motivato da cause politiche, non legali". Mentre Bo Xilai è accusato di aver preso tangenti ed altri reati, sua moglie è stata condannata alla pena di morte "con sospensione" per l'omicidio di Neil Heywood. L'ex braccio destro di Bo, il superpoliziotto Wang Lijun (capo della sicurezza municipale), è stato condannato a 15 anni per corruzione e defezione.

Nella lettera aperta si dice che sussistono anche molti dubbi sulle accuse rivolte alla moglie di Bo per omicidio e sulle modalità di svolgimento dei due processi: "Si sono tenuti in maniera rapidissima e senza dare agli accusati la possibilità di difendersi".

La Commissione permanente dell'Anp si riunisce per tre giorni a partire dal 23 al 26 ottobre e, secondo le aspettative, dovrebbe decidere di espellere Bo Xilai. Questa decisione, di fatto, sarebbe già stata presa perché alla fine di settembre, il giorno dopo la sua espulsione dal Partito, il Comitato centrale del Partito di Chongqing ha deciso di rimuovere Bo Xilai dalla posizione di deputato. La sua rimozione deve però essere ratificata in maniera ufficiale dal Congresso.

La caduta di Bo Xilai fa parte del rimescolamento politico che sta sconvolgendo la politica comunista opponendo le varie fazioni della leadership . Il prossimo 8 novembre si apre infatti il 18esimo Congresso generale del Partito, convocato per sancire la fine del governo di Hu Jintao e la nascita della "Quinta generazione" di leader, guidati da Xi Jinping. Bo era in procinto di entrare nel Comitato permanente del Politburo, i 9 membri (che saranno ridotti a 7) che di fatto governano il Paese.

In quest'ottica è riapparso anche l'ex presidente Jiang Zemin, che ha inviato un proprio distico calligrafico alla sua ex scuola media in occasione del 110esimo anniversario della sua formazione. Inoltre, sempre Jiang - che guida la "cricca di Shanghai", una potente fazione all'interno del Partito - si è fatto vedere a un concerto tenuto a Pechino. Secondo gli analisti, si tratta di un modo per riaffermare la propria presenza e per sottolineare che ha ancora influenza nella politica nazionale.

 

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