03/01/2011, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Le autorità vietano di “parlare” del sospetto “incidente” di Qian Yunhui

Il capovillaggio era strenuo difensore dei diritti dei contadini contro gli espropri di terre. Testimoni dicono che ignoti hanno messo il suo corpo davanti al camion che lo ha schiacciato. La polizia disperde chi protesta e arresta i parenti di Qian.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Centinaia di residenti del villaggio di Puqi (Zhejiang) si sono scontrati il 1° gennaio con la polizia, che voleva impedire loro di protestare per la morte “sospetta” di Qian Yunhui, leader nella lotta contro le requisizioni forzate di terreni. Le autorità della vicina Yueqing, invece di chiarire le modalità della morte, hanno ordinato ai residenti di cessare di “diffondere voci” sull’incidente, minacciando gravi pene.

Qian, capo del villaggio di Zhaiqiao, è stato investito da un furgone guidato da una persone senza patente. La popolazione ha cercato di impedire alla polizia di portare via il cadavere, chiedendo indagini. Sono invece intervenuti centinaia di poliziotti per disperdere la folla con la forza. Sono stati arrestati la figlia, il fratello minore e altri parenti di Qian.

I giornali Nanfang Daily e Oriental Morning Post hanno citato due diversi testimoni che dicono di avere visto 3 uomini mascherati portare Qian di peso davanti al furgone che lo ha decapitato. La polizia insiste che è un normale incidente e dice che l’unica telecamera del luogo non ha funzionato per “problemi tecnici”.

In seguito l’attivista per i diritti Pengmomo ha iniziato indagini proprie sulla morte, ma dice che nessuno della zona osa parlare. Questo ordine al silenzio vuole anche impedire simili accertamenti privati.

Qian ha sempre difeso i diritti dei rurali espropriati delle terre e per questo è stato in carcere 3 anni e mezzo degli ultimi 5 anni. La sua morte ha suscitato grande scalpore su internet. La polizia ha arrestato attivisti che difendono i diritti su internet, come Wang Xiaoshan e Liu Shasha, per “accertamenti”, ma li ha poi rilasciati.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Gli espropri coatti, prima causa di proteste sociali in Cina
28/06/2011
I governi locali requisiscono con l’imbroglio le terre dei contadini
09/07/2007
Cina: si moltiplicano gli espropri di terreni ai danni dei contadini
09/05/2006
Shenzhen inizia le riforme per giungere a elezioni democratiche
07/06/2008
Cacciati di casa migliaia di poveri, per favorire progetti edilizi e latifondi
21/12/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”