27/02/2013, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Lettera aperta: La Cina ratifichi i diritti umani secondo la carta dell'Onu

Intellettuali, avvocati, giornalisti, attivisti domandano il rispetto dei diritti dell'individuo: libertà religiosa, libertà di parola e di associazione. Il documento è pubblicato a pochi giorni dall'Assemblea nazionale del popolo, dove si conclude la transizione del potere da Hu Jintao a Xi Jinping. Nel 2008, per aver scritto Carta 08, Liu Xiaobo è stato condannato a 11 anni di prigione.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Intellettuali, giornalisti, attivisti hanno reso pubblica una lettera aperta domandando alla nuova leadership di attuare riforme politiche e ratificare le Convenzioni Onu per i diritti civili e politici.

Fra i firmatari della petizione, circa 100, vi sono l'economista Mao Yushi, il giurista He Weifang, la giornalista e scrittrice Dai Qing. La lettera è stata pubblicata su diversi siti internet e blog; la sua uscita avviene a pochi giorni dall'inizio dell'Assemblea nazionale del popolo (Anp), il parlamento cinese, che si raduna ogni anno ai primi di marzo.

Durante l'Anp, Xi Jinping, eletto già segretario del Partito comunista cinese, diverrà anche presidente al posto di Hu Jintao; Li Keqiang sarà ufficialmente primo ministro, al posto di Wen Jiabao.

La lettera aperta chiede che l'Anp ratifichi la Convenzione internazionale Onu per i diritti civili e politici, che la Cina ha sottoscritto nel 1998, ma non ha mai ratificato, né ha inserito nel suo corpo legislativo. La Convenzione esige il rispetto per i diritti umani dell'individuo, compresa la libertà di religione, di parola e di associazione.

Lo scorso dicembre, una lettera aperta di un gruppo più ristretto di intellettuali non ha raggiunto alcun effetto.

Il nuovo appello è un tentativo estremo di spingere la nuova leadership a prendere la strada delle riforme. Da novembre, da quando è divenuto segretario del Partito, Xi Jinping continua a mandare messaggi contraddittori: da una parte proclama un'era di riforme e di lotta alla corruzione; dall'altra riafferma il monopolio del potere del Partito, vera causa della corruzione e delle violazioni ai diritti umani.

I firmatari non hanno reso noto chi ha stilato la lettera per timore che la persona venga imprigionata. Nel 2008, almeno 300 intellettuali e persone comuni hanno pubblicato il documento di Carta 08, che chiedeva anch'esso il rispetto dei diritti umani. Il suo autore, l'intellettuale Liu Xiaobo (v. foto), è stato poi arrestato e condannato a 11 anni di prigione.

Il documento di Carta 08 è poi stato oscurato su tuti i siti internet. Anche la lettera aperta di questi giorni, a poche ore dalla sua diffusione, è scomparsa nella maggior parte delle pagine web.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Pechino, repressione continua contro internet, attivisti, petizioni
26/01/2010
Il processo a Liu Xiaobo, ovvero la morte della giustizia
05/01/2010
Vaclav Havel scrive a Hu Jintao: “Libera Liu Xiaobo”
07/01/2010
Liao Yiwu: Il coraggio viene dalla prigione
10/12/2018 13:01
Proibita a diplomatici europei la visita a Liu Xia
14/05/2018 10:50


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”