17/10/2005, 00.00
ISRAELE – PALESTINA
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Linea dura di Gerusalemme: sospesi tutti i colloqui con l'Anp

Misura "solo temporanea", presa all'indomani dell'uccisione di 3 israeliani, ma che rientra in una serie di strumenti di pressione verso Abu Mazen, alla vigilia dell'arrivo del leader palestinese a Washington. Proteste palestinesi per una "punizione collettiva".

Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – Interruzione temporanea di tutti i contatti con l'Autorità nazionale palestinese; ristabilimento dell'isolamento della Cisgiordania, del blocco di Hebron e Betlemme, dei posti di blocco stradali e divieto di circolare sulle maggiori arterie stradali per le automobili private palestinesi. Il governo israeliano reagisce così, oggi, agli attacchi che hanno provocato l'uccisione di 3 israeliani ed il ferimento di altri 4 nei pressi dell'insediamento di Goush Etzion, vicino Betlemme.

Le decisioni israeliane sono state definite dai palestinesi come una forma di "punizione collettiva" controproducente, perché renderà difficile la vita di tutti i palestinesi. "Queste misure – ha dichiarato a Ramallah il primo ministro Ahmed Qorei  (Abu Ala) -  contribuiranno a gettare benzina sul fuoco e chiediamo ad Israele di porvi fine per permettere all'Autorità palestinese di portare avanti il suo lavoro". I colloqui tra israeliani e palestinesi toccavano attualmente questioni che vanno dai controlli di sicurezza ai valichi di frontiera al trasferimento all'Anp della responsabilità per la sicurezza nelle città cisgiordane.

Da parte israeliana si sostiene che i provvedimenti intendono segnalare all'Anp che dopo l'attacco di ieri non è possibile procedere "come se nulla fosse successo". Una fonte vicina al premier Ariel Sharon, citata dal Jerusalem Post, ha però detto che il congelamento dei contatti con i palestinesi è "solo temporaneo". "Dopo tutto - ha osservato - siamo in contatto con loro a Washington proprio adesso". In proposito, una fonte palestinese, citata dalla radio israeliana,  ha affermato che l'uccisione dei tre israeliani aveva lo scopo di sabotare il prossimo incontro che il presidente palestinese Abu Mazen avrà a Washington col presidente George W. Bush.

La Giordania, prima tappa del viaggio internazionale di Abu Mazen, che si concluderànegliUsa, da parte sua si è detta  pronta ad aiutare l'Anp a radicare il suo controllo sulla Striscia di Gaza e sui terrori dai quali Israele si ritirerà in futuro. La disponibilità, che comprende tra l'altro aiuti alla formazione delle forze di polizia, è stata garantita da re Abdallah II al presidente dell'Anp.

 

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