L’eredità della Compagnia Wagner in Africa
A due anni dalla scomparsa di Prigožin i mercenari russi sono rimasti sul campo come dipendenti del ministero della Difesa. Sostengono con grande impegno la propaganda politica in tutta l’Africa, perfino con corsi appositi per i giornalisti africani con programmi delle reti televisive e agenzie russe
Mosca (AsiaNews) - Sono passati ormai due anni dall’infelice campagna di Evgenij Prigožin e dei suoi compagni mercenari della Compagnia Wagner verso Mosca, che ha portato poi alla scomparsa del fondatore in un misterioso incidente aereo, e alla dissoluzione del gruppo che interpretava l’anima più focosa dei combattimenti in Ucraina, ma anche i grandi affari della Russia in Africa. Ora i combattenti “musicisti” rimasti sul campo sono dipendenti del ministero russo della Difesa e delle squadre speciali della Rosgvardia, oppure si sono recati in Bielorussia come istruttori dei reparti locali dell’esercito.
Le attività della Wagner sono state peraltro molto importanti in varie zone del mondo, prima in Siria e poi soprattutto in Africa, a cominciare dal Mali, dove nel 2012 era scoppiata la guerra civile con i tuareg separatisti che pretendevano l’indipendenza, sostenuti dal dittatore libico poi rovesciato e ucciso, Muhammad Gheddafi. Erano allora implicati anche i soldati francesi che sostenevano le forze governative, ma dovettero abbandonare il Paese nel 2020 chiudendo le loro basi militari, e negli scontri successivi il potere fu preso dal colonnello Assimi Goita, presidente della giunta militare che di fatto tuttora governa il Paese, sostenuto dai mercenari russi che iniziarono allora la loro presenza nel continente africano.
Fu lo stesso ministro degli esteri Sergej Lavrov a giustificare l’intervento della Wagner, dichiarando che “le autorità del Mali hanno ritenuto di non avere forze sufficienti senza un sostegno esterno, e visto che non hanno più avuto il supporto di chi prometteva di combattere il terrorismo, si sono rivolti a una compagnia militare privata russa”. In Mali si sono riversati migliaia di “musicisti”, per addestrare i soldati locali e proteggere gli alti funzionari, con una spesa di 11 milioni di dollari al mese, aprendo almeno 15 basi militari e posti di blocco, in parte prendendo quelli abbandonati dai francesi.
Uno dei comandanti della Wagner in Mali, Ivan Maslov, pubblicò sulla stampa il progetto All Eyes on Wagner, finendo sotto sanzioni americane nel 2023, come organizzatore degli incontri tra Prigožin e diversi altri capi di Stato africani, e con l’accusa di diversi crimini efferati nei combattimenti sia in Ucraina che in Centrafrica. Del resto, i mercenari russi sono accusati di molti tragici eventi che hanno portato alla morte di tanti cittadini innocenti, e già nel 2023 si contavano 370 casi di sterminio di massa, esecuzioni sommarie, violenze sessuali, furti e molto altro. I wagnerovtsy hanno creato una rete di prigioni dove le persone venivano torturate e ridotte alla fame, come risulta da diverse inchieste giornalistiche, fino alla relazione del Tribunale penale internazionale, diffusa lo scorso giugno dalla Associated Press, che arriva a documentare perfino casi di cannibalismo.
Ancora prima della scomparsa di Prigožin, le autorità della Russia hanno cominciato prendere in mano gli affari della Wagner in tutta l’Africa, con la visita del vice-ministro della difesa Junus-Bek Evkurov il 22 agosto 2023, il giorno prima della catastrofe dell’aereo di Prigožin. La visita si è estesa dalla Libia al Mali e al Burkina-Faso, e poi in altri Paesi. A fine 2023 fu istituito l’Afrikanskij Korpus che assunse tutte le funzioni della Wagner in Africa, mentre la compagnia rimase formalmente attiva soltanto in Centrafrica.
Uno degli interessi principali dei russi rimane quello dell’estrazione aurifera in Sudan, cominciata nel 2017, regolata da un accordo con l’allora dittatore Omar al-Bashir dopo una visita a Mosca, firmato insieme al presidente Vladimir Putin. Per il resto continuano le interferenze nelle politiche di molti altri Paesi africani, come nell’annullamento delle elezioni in Centrafrica a sostegno del dittatore Faustin-Archange Touadéra, che verrà rieletto con consenso “putiniano” solo a dicembre di quest’anno. Gli eredi della Wagner sostengono con grande impegno la propaganda politica in tutta l’Africa, perfino con corsi appositi per i giornalisti africani con programmi delle reti televisive e agenzie russe, con il compito di “denunciare le fake news”, in cui la lezione principale riguarda lo sterminio russo degli ucraini a Buča, “inscenato” dagli occidentali per denigrare la volontà dei russi di portare la pace nel mondo, dall’Ucraina all’intera Africa.
29/04/2023 09:00
12/12/2022 08:54