22/09/2023, 12.07
FILIPPINE
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Manila: analfabetismo digitale favorisce lo sfruttamento dei minori sul web

di Stefano Vecchia

In un'audizione al Senato le autorità filippine ammettono che il Paese resta ai primi posti delle tristi classifiche sulla diffusione mondiale del fenomeno. "Gravi carenze in termini di sicurezza informatica: ci mancano gli strumenti per identificare i colpevoli di questi crimini e raggiungerli”.

Manila (AsiaNews) - Le autorità responsabili della sicurezza informatica hanno confermato che le Filippine sono al secondo posto al mondo quanto a sfruttamento sessuale dei minori via internet. Un fenomeno che ha diverse ragioni, ma che chiama in causa anche "l'analfabetismo digitale" che li esporrebbe maggiormente a un uso criminale della rete.

A rilanciare il dibattito è stata la sessione del Senato dedicata alla discussione del bilancio 2024 del Dipartimento per l’Informazione e le Tecnologia delle comunicazioni (Dict). Nell’occasione, alcuni senatori hanno chiesto ai responsabili del dipartimento spiegazioni sui dati oggi disponibili che riguardano le problematiche che derivano dalla diffusione del web, che secondo i dati dell'Onu assegnerebbero all'arcipelago il triste primato dell'"analfabetismo digitale". In particolare a destare preoccupazione è la scarsa conoscenza dei rischi e delle tutele da parte dei fruitori.

La risposta è venuta dal sottosegretario del dipartimento per quanto riguarda Connettività, cyber-sicurezza e conoscenza, Jeffrey Ian Dy che ha precisato che “se il rapporto delle Nazioni Unite è accurato, lasciatemi però specificare che l’ultima volta che hanno chiesto informazioni per quel rapporto è stato nel 2019”.

Sarebbe quindi in corso un aggiornamento dei dati e, ha sottolineato Dy, il suo ufficio è “particolarmente fiducioso” che il Paese abbia migliorato la conoscenza media delle tecnologie al centro del dibattito.

Gli standard definiti dalle Nazioni Uniti indicano come “conoscenza di base” la capacità di utilizzare un sistema operativo e come “capacità intermedia” quella di potere utilizzare fogli di calcolo e software per presentazioni. Nelle Filippine, dove la diffusione di piattaforme social come Facebook o Tiktok è stata esponenziale, soprattutto utilizzando gli smartphone, si registra l’incapacità di molti di gestire un qualsiasi sistema operativo.

Durante l’audizione di martedì, un funzionario del Centro per le indagini e il coordinamento riguardo per le criminalità informatica ha segnalato come il Paese sia al secondo posto la mondo per lo sfruttamento sessuale dei minori attraverso Internet. Una pratica di cui spesso le famiglie non sono a conoscenza ma che a volte incentivano per necessità economiche e spesso rendono possibile con il mancato controllo delle attività online dei più giovani, anche per la loro incapacità.

“Una delle motivazioni è la povertà, ma anzitutto, in termini di sicurezza informatica, manchiamo degli strumenti necessari per identificare i colpevoli di questi crimini e raggiungerli”, ha ammesso il responsabile del Dict, Ivan John Uy

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