09/11/2023, 13.50
TURCHIA
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Mardin, cristiani nel mirino: 92enne ucciso per una disputa sui terreni

L’uomo, in compagnia della moglie, stava rientrando nella sua abitazione dopo aver visitato i vicini. L’omicidio avvenuto alle 11 di sera, l’anziano raggiunto da cinque proiettili è deceduto in ospedale. Per alcuni politici locali è in atto una campagna per “spaventare, intimidire e allontanare gli assiri”. 

Istanbul (AsiaNews) - Un anziano siriaco di 92 anni, Gavriye Akgüç, è stato ucciso in un attacco a colpi di arma da fuoco nel giardino della propria abitazione nel villaggio di Enhil, a Midyat, nella provincia sud-orientale turca di Mardin. Fonti locali riferiscono che gli assalitori hanno sparato cinque proiettili verso l’uomo, trasportato d’urgenza in ospedale ma deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Per gli abitanti della zona vi è un elemento confessionale nel nuovo episodio che colpisce la minoranza cristiana, come afferma il rappresentante del Partito della sinistra verde (People’s Equality and Democracy Party, Hedep) George Aslan: da tempo è in atto una campagna, spiega, che “cerca di spaventare, intimidire e allontanare gli assiri”.

Interpellato da Bianet sui dettagli dell’incidente Veysi Parıltı, presidente dell’Associazione per i diritti umani (Ihd) di Mardin, ha spiegato che Akgüç è stato ucciso il 6 novembre intorno alle 11 di sera, mentre rientrava dalla casa dei vicini con la moglie, quando è stato raggiunto all’improvviso da una selva di proiettili. La polizia ha sinora fermato 11 persone sospettate in relazione alla vicenda e assicurano di voler fare piena luce sulla vicenda.

Uno dei detenuti è il figlio di una guardia del villaggio.

Yuhanna Aktaş, membro dell’Ihd residente a Midyat, ha spiegato che Gavriye Akgüç e la moglie hanno vissuto a Istanbul negli ultimi 10 anni, ma nell’ultimo anno e mezzo hanno trascorso più tempo nel villaggio. Secondo alcune fonti Akgüç potrebbe essere stato ucciso per una disputa sui terreni usati da altre persone per diversi anni, soprattutto da che la comunità cristiana locale ha iniziato a rivendicare le proprietà in seguito alla registrazione dei terreni avviata nel 2006. Il tentativo di far valere i propri diritti avrebbe innescato tensioni e conflitti, e anche la vittima avrebbe avuto di recente dissapori e scontri verbali.

Secondo intimidazioni e migrazioni forzate delle minoranze, unite al sequestro delle loro proprietà, non sono eventi nuovi: fra il 1990 e il 2000, solo a Midyat, 52 cittadini siriaci sono stati uccisi e i loro assassini sono rimasti ignoti. Gavriye Akgüç e la moglie erano l’ultima generazione che intendeva vivere nel villaggio, perché i loro figli vivevano già all’estero e non avevano alcun legame con il villaggio. L’opinione comune è che la vittima sia stata uccisa per potersi appropriare liberamente dei terreni contesi. Dopo l’autopsia il corpo verrà conservato nella cappella della chiesa, fino all’arrivo di figli e parenti per poi essere tumulato nel cimitero della famiglia a Istanbul.

Il deputato siriaco nel Parlamento turco George Ario ha condannato l’omicidio dell’anziano, indicando l’ipotesi di una uccisione orchestrata e volta a intimidire i siriaci che cercano di tornare nei loro villaggi. Ario ha anche si è poi appellato al governo turco, chiedendo di rivelare le identità degli autori. George Aslan, esponente Hedep, aggiunge che pur senza generalizzare vanno denunciati tentativi di “spaventare, intimidire e allontanare” i cristiani. Qualche giorno fa, un csiriaco del villaggio di Iwardo (Gülgöze) è stato “picchiato dalle guardie del villaggio”.

In Turchia vi è libertà di culto, tuttavia negli ultimi 20 anni si sono registrati diversi casi di violazione alla pratica religiosa, cambi d’uso di quelle che un tempo erano basiliche cristiane (Santa Sofia e Chora) e fatti di sangue a sfondo confessionale. In particolare le interferenze del governo nella scelta dei leader o l’assassinio di personalità di primo piano, fra cui don Andrea Santoro nel 2006 e mons. Luigi Padovese nel 2010. Vi sono poi sequestri di chiese ed edifici, la controversa vicenda del pastore Usa Andrew Brunson e la sparizione di una coppia cristiana, col successivo ritrovamento del cadavere della donna. Nei mesi scorsi si sono inoltre verificati casi di scontri sui terreni, profanazione di cimiteri ed espropri dei luoghi di culto. 

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