26/07/2018, 14.36
INDIA – AFRICA
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Modi in Africa (ma con un occhio alla Cina) rafforza cooperazione su economia e difesa

Il premier indiano partecipa oggi al vertice dei Paesi emergenti (Brics). Con il Rwanda, firmato accordi per un valore di 171 milioni di euro; con l’Uganda, altre intese per 175 milioni. L’Africa rappresenta enormi opportunità strategiche ed economiche per il gigante asiatico.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – “L’Africa sarà in cima alle nostre priorità”. Lo ha assicurato ieri il premier indiano Narendra Modi appena sbarcato in Uganda. Egli è in Africa per un tour di pochi giorni, che si conclude oggi con la partecipazione al vertice dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Durante il breve viaggio Modi ha siglato una serie di importanti accordi commerciali. Secondo gli analisti, la scelta di recarsi in questi territori il giorno dopo il presidente cinese Xi Jinping ha uno scopo chiaro: sfidare il primato di Pechino nei rapporti geopolitici e commerciali con il continente africano.

Il premier indiano ha fatto tappa in Rwanda e Uganda, prima di arrivare a Johannesburg (Sud Africa) dove sul tavolo delle discussioni dei Paesi emergenti ci sono temi a lui cari: pace e sicurezza internazionale, governance mondiale e guerre commerciali.

Il 23 luglio a Kigali ha siglato un’intesa per rafforzare le capacità dell’esercito del Rwanda attraverso un accordo di difesa. In aggiunta ha offerto finanziamenti del valore di 200 milioni di dollari (quasi 171 milioni di euro) per sviluppare le infrastrutture del Paese: nel dettaglio, la metà delle linee di credito è destinata al settore industriale, il resto a creare programmi per l’irrigazione agricola. Infine ha donato 200 mucche destinate a sradicare la povertà nei villaggi.

Ieri in Uganda Modi ha rivelato l’intenzione di aprire a breve almeno 18 ambasciate in tutto il continente. In seguito ha annunciato prestiti per 205 milioni di dollari (175 milioni di euro), che serviranno a estendere la rete elettrica e la produzione agricola.

Per il gigante indiano e soprattutto per la sua economia, che viaggia a velocità elevatissime (7,4 di crescita stimata per il 2018), l’Africa rappresenta enormi opportunità strategiche e finanziarie. Secondo T. S. Tirumurti, segretario per le relazioni economiche del ministero indiano degli Esteri, “la visita del primo ministro in questi tre Paesi rispecchia l’intensità del nostro impegno con l’Africa e la priorità che accordiamo alle nostre relazioni con i Paesi africani”. Su una possibile competizione con Pechino, ha però affermato: “A proposito della Cina, non credo per niente che esista una competizione in Africa”.

In realtà gli esperti fanno notare che l’impulso alle relazioni tra Delhi e le controparti africane si è sviluppato di recente. Per il biennio 2016-2017 gli scambi bilaterali ammontavano a 52 miliardi di dollari, con l’India che esportava soprattutto materiali grezzi o vendeva automobili. Invece nel 2014 il volume d’affari tra la Cina e l’Africa si aggirava già sui 220 miliardi di dollari e negli ultimi anni è cresciuto ancora grazie ai progetti della Belt and Road Initiative (la Nuova Via della seta cinese).

Nivedita Ray, ricercatrice all’istituto Indian Council of World Affairs di New Delhi, sostiene che “l’Africa è importante per svariate ragioni: in termini di risorse commerciali, per la diaspora indiana e il commercio marittimo”. Per la studiosa, “la costa orientale dell’Africa è importante per la visione dell’India sull’Indo-pacifico. Fa parte delle rotte marittime ed è di massima rilevanza per la sicurezza del Paese”.

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