27/06/2005, 00.00
TERRA SANTA
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Morto mons. Gourion, guida dei cattolici ebreofoni in Israele

di Arieh Cohen
I funerali si svolgeranno domani nella chiesa dell’Abbazia benedettina olivetana di Abou Gosh, la biblica Kiryat Yearim, di cui era superiore e fondatore.

Gerusalemme (AsiaNews) – Mons. Jean Baptiste Gourion, osb, vescovo ausiliare di Gerusalemme con facoltà speciali per i cattolici di espressione ebraica, è morto il 24 giugno per una malattia oncologica. I funerali saranno celebrati domani, martedì 28, nella chiesa dell’Abbazia benedettina olivetana di Abou Gosh, la biblica Kiryat Yearim, di cui era superiore e fondatore.

Padre Gourion era nato nel 1934 a Orano, in Algeria. Dopo aver compiuto gli studi superiori nella città natale, avea iniziato quelli di scienze naturali e medicina all’Università di Parigi. Era stato battezzato nella notte di Pasqua del 1958 nell’Abbazia di Bec, in Francia, dove entrò nel 1961. Ha terminato gli studi di filosofia e di teologia sempre a Bec e nel 1967 è stato ordinato sacerdote. Il 14 agosto 2003 Giovanni Paolo II lo aveva nominato vescovo ausiliare del Patriarca latino di Gerusalemme, incaricandolo della cura pastorale dei fedeli cattolici di espressione ebraica esistenti nel territorio di quel Patriarcato latino ed assegnandogli, in pari tempo, la sede titolare di Lydda.

Mons. Gourion era conosciuto e rispettato da tutta la Chiesa di Israele come un monaco ed un prete di grande spiritualità. Il monastero da lui guidato rimarrà come suo ricordo, un’aggiunta significativa alla Chiesa in Terra Santa.
La sua morte è non solo una perdita per la sua comunità religiosa – e occasione di profonda tristezza per i suoi amici ed ammiratori – ma ripropone la questione della guida pastorale della Chiesa in Israele nella sua lingua nazionale.

In un certo senso la scelta di mons. Gourion con il titolo e l’autorità di vescovo ausiliare “con speciali facoltà”, preposto alla cura pastorale dei cattolici ebreofoni, era sorprendente. In termini di santità di vita e saggezza spirituale chiaramente non aveva rivali, però come un monaco contemplativo, che viveva in un monastero rurale, abbia potuto svolgere un ministero intensamente urbano e altamente mobile sembra destinato a rimanere un mistero che non verrà mai risolto.

Infatti mons. Gourion non ha avuto modo di lasciare un’impronta bene definita al compito che gli era stato affidato, data la velocità e la gravità della sua malattia ora conclusasi con la sua morte. Egli ha lasciato al suo successore un alto standard di santità di vita, ma i profili ed i contenuti del suo ufficio devono ancora essere definiti nella pratica.

Possa riposare in pace.
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