22/06/2007, 00.00
LIBANO
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Moussa prolunga la sua missione, mentre si annuncia la fine delle operazioni a Nahar al-Bared

di Paul Dakiki
Dichiarazioni possibiliste del segretario della Lega araba, che ha incontrato tutti i leader politici e andrà “presto” in Siria. Il ministro della difesa dice che sono “terminate” le operazioni dell’esercito al campo profughi, ove sembra sia in corso una mediazione.
Beirut (AsiaNews) – Sono “terminate” le operazioni dell’esercito libanese intorno al campo di Nahar al-Bared, ma i militari continueranno a circondarlo fino alla “resa totale” degli uomini di Fatah al-Islam. La dichiarazione resa ieri a tarda sera dal ministro della Difesa Elias Murr giunge mentre il segretario della Lega araba, Amr Moussa, annuncia il prolungamento di un giorno della sua missione di mediazione tra le forze politiche libanesi.
 
Le affermazioni di Murr sembrano indicare la fine della sanguinosa vicenda costata la vita ad almeno 150 persone, la metà circa militari dell’esercito regolare. In realtà i superstiti del gruppo terrorista hanno abbandonato la parte cosiddetta nuova del campo profughi e si sono ritirati in quella “vecchia”, i confini della quale furono stabiliti dall’Onu nel 1948, nella quale per un accordo l’esercito non può entrare. Di fatto è in corso una mediazione condotta dallo sheik Mohammed Haj, della Associazione degli studiosi palestinesi, del quale An Nahar riporta l’affermazione che Fatah al-Islam ha dichiarato un cessate il fuoco, in contemporanea con la fine delle operazioni dei militari. Lo stesso quotidiano riferisce poi che Moussa stanotte ha incontrato il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah.
 
Moussa, che guida una delegazione della Lega araba, in questi giorni ha avuto incontri con tutte le divise parti politiche del Paese ed esponenti della società, come il patriarca maronita Nasrallah Sfeir. Obiettivo dichiarato dei suoi colloqui, la ripresa del dialogo interlibanese, che aveva visto riuniti i responsabili dei 14 principali gruppi politici. Cominciato all’inizio dello scorso anno, il dialogo fu sospeso a luglio per il conflitto con Israele e non è più ripreso.
 
Ieri sera, Moussa ha parlato di “alcuni progressi” della sua missione, sulla quale oggi i giudizi appaiono diversi o sospesi. Così, Al-Manar, la televisione di Hezbollah, sottolinea la frase di Moussa che “ci sono difficoltà, ma non sono insormontabili”, mentre il filogovernativo L’Orient Le Jour parla di “contesto negativo” di ieri sera, che era stato preceduto da una “timida speranza di ripresa del dialogo”. Il Daily Star, infine, nota come nessuno abbia commentato la dichiarazione di Moussa che sarà “cruciale” la visita che egli si appresta a compiere “presto” in Siria.
 
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