28/11/2005, 00.00
MYANMAR
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Myanmar: prolungati di 12 mesi gli arresti di Aung San Suu Kyi

La giunta militare ha comunicato ieri la decisione alla leader dell'opposizione. Aung San Suu Kyi ha passato più di 10 degli ultimi 16 anni agli arresti domiciliari.

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - La giunta militare al governo in Myanmar ha prolungato di 12 mesi gli arresti domiciliari ad Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione e premio Nobel per la pace nel 1991. Una fonte del ministero dell'interno ha reso noto che dirigenti di polizia si sono recati ieri nella sua residenza a Yangon e hanno letto un comunicato che notifica la decisione del governo.

U Lwin, un portavoce della Lega nazionale per la democrazia (Lnd), il partito di Suu Kyi che aveva vinto le elezioni nel 1990, ha dichiarato che, nonostante nessuno fosse stato informato della decisione, la notizia era attesa. Dallo scorso maggio il premio Nobel è infatti isolato: il suo telefono è stato tagliato, e non è permesso nessun tipo di incontro. Solo il suo medico può visitarla, per controllare le sue condizioni mediche dopo l'isteroctomia che la ha colpita nell'agosto 2003.

Da quando il regime militare l'ha messa per la prima volta agli arresti domiciliari, nel luglio 1989, Aung San Suu Kyi ha passato più di 10 degli ultimi 16 anni in detenzione. Prima del terzo arresto, avvenuto il 30 maggio 2003, aveva dichiarato al South China Morning Post: "in questo momento io e la giunta abbiamo posizioni opposte ma dovremmo lavorare insieme per il bene di questo paese. Non nutriamo nessun astio contro di loro (i generali), e non vogliamo vendetta".

All'inizio di questo mese l'Assemblea generale delle Nazioni unite ha adottato una risoluzione che critica le violazioni dei diritti umani nel Myanmar, incluse uccisioni extragiudiziali, tortura, violenze, lavoro forzato e prevaricazione delle opposizioni politiche: Aung San Suu Kyi è infatti solo la più conosciuta di più di 1000 prigionieri politici. Sia gli Stati Uniti che la Ue hanno inoltre imposto sanzioni contro la giunta militare, e Amnesty International sabato ha definito gli arresti come una "parodia di giustizia".

Un diplomatico occidentale a Yangon ha dichiarato che "il fatto che siano stati prolungati di 12 mesi gli arresti ci fa pensare che ci saranno referendum ed elezioni entro 1 anno, e non ci sono speranze che la giunta la rilascerà prima del voto". La Lnd ha da tempo dichiarato che non prenderà parte ad eventuali elezioni finché  Aung San Suu Kyi rimarrà agli arresti.

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