03/04/2024, 10.49
BANGLADESH - USA
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New York: 19enne cattolico proveniente dal Bangladesh ucciso dalla polizia

di Sumon Corraya

Win Rozario aveva chiamato il 911 per richiedere assistenza sanitaria durante un episodio di crisi mentale. Secondo la famiglia, gli agenti hanno sparato sei colpi di pistola contro il ragazzo. Il padre era emigrato dal distretto di Gazipur 10 anni fa: "Chiedo giustizia". Lo sgomento e la protesta della comunità locale.

Dhaka - New York (AsiaNews) - I migranti del Bangladesh residenti negli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione e turbamento per la tragica uccisione, avvenuta per mano della polizia, di Win Rozario, un giovane cattolico. Due giorni fa, la comunità locale ha protestato esternando il proprio sgomento per l’accaduto. Gabriel Tapas Gome, ex presidente dell'Expatriate Bengali Christian Association, ha dichiarato ai media: “Siamo venuti negli Stati Uniti in cerca di una vita sicura, ma la morte di Win Rozario ci ha lasciato profondamente rattristati”. 

Secondo i parenti e i membri della diaspora, Win Rozario, cattolico di 19 anni, il 27 marzo aveva chiamato il 911 per ricevere assistenza sanitaria durante un episodio di crisi mentale. In pochi minuti, la polizia di New York è arrivata alla residenza di Ozone Park, nel Queens, tentando di prendere il ragazzo in custodia. Rozario ha posto resistenza, secondo le fonti, agitandosi e brandendo delle forbici, e la polizia ha risposto sparando sei colpi contro il giovane. Win Rozario, è stato dichiarato morto poco dopo la sparatoria, avvenuta intorno alle 13:45

Francis Rozario, padre della vittima, emigrato da Gazipur, in Bangladesh, dieci anni fa, ha affermato in lacrime: "Mio figlio era malato di mente. La polizia lo ha ucciso illegalmente. Chiedo giustizia per la sua morte". Secondo il padre, Win sognava di arruolarsi nell’esercito americano ma i suoi piani sono stati ostacolati dai ritardi nell’ottenimento della green card per la cittadinanza, approvata solo lo scorso anno.

Nazmul Huda, console generale del Bangladesh a New York, ha fatto visita alla famiglia Rozario per porgere le condoglianze e assicurare che è stata avviata un’inchiesta. Ha promesso che saranno intraprese tutte le azioni appropriate se l'indagine dovesse rivelare un qualsiasi illecito da parte della polizia. L'intero episodio è stato catturato dalle telecamere indossate dagli agenti, ha detto il capo della polizia locale, ma il filmato non è stato rilasciato.

Il dipartimento di polizia di New York ha confiscato le armi degli agenti coinvolti, in attesa dell'esito dell'inchiesta. Secondo il capo della polizia John Chell, la madre di Rozario è intervenuta durante la crisi, facendo cadere i taser che gli agenti avevano utilizzato contro il 19enne per calmarlo. Rozario è la terza persona a essere colpita a morte dalla polizia di New York negli ultimi due mesi e il suo distretto, il 102esimo, non è ancora coperto dal programma pilota attuato dal governo locale, in base al quale operatori sanitari esperti di salute mentale intervengono a fianco degli agenti per rispondere ad alcune richieste di assistenza.

Nel frattempo, Nirmol Rozario, presidente dell'Associazione cristiana del Bangladesh, con sede a Dhaka, ha espresso profondo dolore per la tragedia e ha chiesto giustizia per Win Rozario.

Oltre 2mila cristiani provenienti dal Bangladesh vivono negli Stati Uniti e la maggior parte non ha la cittadinanza americana.

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