Nuovo focolaio di antrace nel nord: decine di casi sospetti tra Rangpur e Gaibandha
Più di cinquanta persone presentano sintomi compatibili con la malattia, che si trasmette dal bestiame all’uomo. Per la prima volta casi anche nella regione di di Rangpur. Il governo ha avviato vaccinazioni di massa e campagne di sensibilizzazione, ma gli esperti avvertono: le strutture di sorveglianza restano fragili e il rischio di nuovi contagi è elevato.
Dhaka (AsiaNews) - Un focolaio di antrace ha colpito i distretti settentrionali del Bangladesh di Rangpur e Gaibandha, suscitando forte preoccupazione tra le autorità sanitarie e le comunità locali. È la prima volta che vengono registrate infezioni umane a Rangpur, secondo quanto riferito dall’Istituto di epidemiologia, controllo e ricerca sulle malattie (IEDCR), che ha avviato un’indagine urgente per contenere l’epidemia.
Oltre cinquanta persone nei sobborghi di Pirgachha, Mithapukur (Rangpur) e Sundarganj (Gaibandha) presentano sintomi compatibili con la malattia, che se non curata può essere fatale. Il batterio Bacillus anthracis, responsabile dell’antrace, può sopravvivere nel terreno per decenni, infettando bovini, capre e bufali che mangiano erba contaminata. Gli esseri umani vengono contagiati in seguito al contatto con la carne, il sangue o la pelle di animali infetti.
La paura si è diffusa rapidamente tra i commercianti di carne. Fazlur Rahman, macellaio di Pirgachha, racconta ad AsiaNews: “Prima macellavo tre mucche al giorno. Ora ne ammazzo una sola, e anche quella fa fatica a essere venduta. La gente ha paura. Io compro solo animali sani, ma la domanda è crollata”.
Il dipartimento per l’allevamento del ministero della Pesca e del Bestiame ha attivato misure di emergenza: vaccinazione di massa del bestiame, visite veterinarie, campagne informative e divieto di macellazione per gli animali malati. Nelle aree più colpite hanno cominciato a essere distribuiti volantini, mentre nei mercati e nei villaggi gli altoparlanti diffondono messaggi di sensibilizzazione e prevenzione.
Le autorità hanno inoltre pubblicato avvisi sui quotidiani nazionali e avviato incontri pubblici e sessioni di formazione nell’ambito dell’iniziativa “One Health”, che promuove la collaborazione tra i servizi di sanità pubblica e veterinaria. Sono stati rafforzati i controlli per rintracciare la provenienza degli animali infetti e impedire nuovi contagi.
Secondo il dottor Mushtaq Hossain, ex responsabile scientifico dell’IEDCR, è essenziale mantenere alta l’attenzione: “L’antrace si diffonde attraverso il contatto con animali o resti infetti. Macellare questi animali deve essere assolutamente vietato. La loro carne non deve essere mangiata. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono salvare vite”.
Il medico ha ricordato che negli animali i sintomi includono febbre, difficoltà respiratorie e fuoriuscita di sangue scuro; negli esseri umani, invece, la malattia si manifesta con lesioni cutanee nere. “È fondamentale segnalare subito i casi sospetti e rivolgersi ai centri sanitari locali”, ha aggiunto.
Nonostante la risposta immediata del governo, gli esperti ritengono che le strutture di sorveglianza rimangano deboli e la coordinazione tra i diversi dipartimenti ancora insufficiente. L’origine del nuovo focolaio non è stata individuata e gli specialisti avvertono che, senza un piano di prevenzione nazionale, il rischio di ricadute resta elevato.
L’antrace è noto anche per essere stato usato come arma biologica, perché le spore possono essere facilmente essiccate e diffuse. L’episodio più noto è quello del 2001 negli Stati Uniti, quando buste contenenti spore furono inviate a giornali e politici, causando 5 morti e 17 infezioni.
30/05/2017 13:00
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