03/12/2021, 08.54
KAZAKISTAN
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Nur-Sultan, la ‘festa’ di Nazarbaev e dei suoi parenti

di Vladimir Rozanskij

A 30 anni dalla sua salita al potere, l’ex presidente continua a controllare la politica nazionale dal vertice del Consiglio di Stato. Un modello di trasformismo e stabilità per tutti gli altri dirigenti ex sovietici, compreso Putin. Il ruolo nell’economia kazaka del potente fratello Bolat.

Mosca (AsiaNews) – Il Kazakistan ha celebrato il primo dicembre una festa speciale: il “giorno del primo presidente” Nursultan Nazarbaev, salito al potere 30 anni fa dopo la fine del giogo sovietico, evento ricordato quest’anno da tutti i Paesi nati dalle ceneri dell’ex Urss. L’81enne “padre della nazione” kazaka ha lasciato il posto solo tre anni fa al suo delfino designato, Kasym-Žomart Tokaev, e di recente si è ritirato anche dalla guida del partito al potere, anche se continua a controllare la politica nazionale dalla presidenza del Consiglio di Stato.

Di Nazarbaev è stato detto e scritto moltissimo, a lui è stata perfino intitolata la capitale Nur-Sultan. Egli è un modello di trasformismo e stabilità per tutti gli altri dirigenti ex sovietici, compreso il presidente russo Vladimir Putin. Oltre alla sagacia politica e alla sintonia con il popolo, la sua vicenda si distingue anche per le enormi ricchezze accumulate e condivise con la cerchia ristretta dei familiari e degli amici, tratto anch’esso condiviso da leader e presidenti delle nazioni uscite dalla lunga stagnazione sovietica.

In un servizio di Radio Azattyk si descrive tra le altre la parabola di Bolat Nazarbaev, fratello minore del presidente, oggi 68enne, uno dei personaggi più discussi della casta presidenziale. Al momento della caduta dell’Urss, quando l’insigne fratello era segretario del Partito comunista in Kazakistan, Bolat era un semplice idraulico in un “sovkhoz” (fattoria collettiva): oggi è uno degli uomini più ricchi e più influenti del Paese.

Come tutti i parenti del presidente, Bolat possiede azioni e dividendi di ogni tipo, oltre a lussuose proprietà immobiliari in diverse parti del mondo. “Basta il cognome”, si dice in Kazakistan. Nel 2019 egli ha organizzato una “festa nella steppa” per il figlio minorenne, con corse di cavalli, festival di cori e cantanti, gare di lotta e tavolate imbandite in lussuose yurte, le tende nomadi arredate in modo regale. Agli ospiti venivano distribuite manciate di dollari benauguranti. La famiglia ha raggiunto la steppa in elicottero, con una enorme scorta di soldati e poliziotti.

La fortuna dei Nazarbaev è iniziata già prima della fine dell’Urss: Nursultan è diventato presidente del Consiglio dei ministri della repubblica kazaka già nel 1984, a soli 44 anni, il più giovane di tutta la storia. Da oscuro funzionario della provincia di Karaganda, egli è salito alla ribalta grazie alla protezione di Dinmukhamed Kunaev, autorevole dirigente del Kazakistan sovietico, con cui ben presto è entrato in conflitto. Per ritorsione, Kunaev ha emarginato proprio Bolat, a cui sono stati sospesi tutti i privilegi, accusandolo di approfittare della posizione del fratello.

Per ricompensa dei sacrifici, Nursultan ha voluto poi premiare Bolat in modo speciale, fin da quando è diventato padrone assoluto del Paese nel 1989. Nominato direttore di una fabbrica, nei primi anni dell’indipendenza, il fratello minore si è eclissato dalla scena pubblica, per riemergere una decina di anni dopo come titolare di varie aziende e compagnie di commercio all’ingrosso.

Al nome di Bolat Nazarbaev sono legati oggi tutti i grandi bazar di Almaty, la più grande città del Kazakistan, e in generale il business dei mercati di tutta la nazione: uno dei settori meno controllabili dal punto di vista finanziario e legale. Dal 2000 egli siede nel consiglio direttivo della Kazakmys, il gigante metallurgico kazako stimato da Forbes con un capitale di 4,6 miliardi di dollari. Dal 2014 tutti i Nazarbaev figurano come azionisti della banca commerciale Rbk, con Bolat a guidare la cordata. Al fratello preferito si attribuisce anche il controllo degli scambi commerciali sulle frontiere con la Cina.

Molti altri parenti del presidente hanno fatto carriera, occupando posti importanti nella politica nazionale, a partire dalla prima figlia Dariga, deputata ed ex vice premier, di fatto la “riserva” del presidente Tokaev, e così tutti i figli e nipoti. Bolat è in qualche modo il “portafoglio di famiglia”, e non ha mai voluto occupare cariche pubbliche: meglio dirigere il Paese da dietro le quinte.

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