20/03/2008, 00.00
VATICANO - MYANMAR
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P. Vismara, venerabile patriarca della Birmania

di Piero Gheddo
Un altro passo verso la beatificazione del missionario del Pime, che ha vissuto per 65 anni in Myanmar. Il Vaticano lo proclama venerabile, ma egli è già venerato dalla sua Chiesa, oltre che da buddisti e musulmani.

Roma (AsiaNews) - Padre Clemente Vismara è “venerabile”: il 15 marzo scorso Benedetto XVI ha firmato il decreto che lo definisce tale, riconoscendo in lui un cristiano che ha praticato in modo eroico le virtù evangeliche. Ma in Myanmar, dove il padre del Pime ha vissuto la sua missione per 65 anni, p. Vismara è già venerato dalla Chiesa come “Patriarca della Birmania”. I vescovi gli avevano dato questo titolo onorifico quando aveva compiuto 80 anni ed è poi morto nel 1988 a 91, dedicandogli la copertina a colori del Calendario annuale, che è ancor oggi la pubblicazione ecclesiale più diffusa in tutte le parrocchie e famiglie che hanno fede in Gesù Cristo!

Il Venerabile Clemente è dunque ad un passo dalla beatificazione, quando verrà approvato uno dei sei supposti “miracoli” ottenuti per sua intercessione nella diocesi di Kengtung, dove il vescovo (oggi emerito) mons. Abramo Than, ha promosso la sua devozione ottenendo una grande rispondenza anche fra i non cristiani. L’ultima volta che ho visitato la Birmania, nel 2002, ho visto  un fatto commovente: la sua immaginetta di anziano sorridente e buono, posta accanto a Cristo o a Buddha o sull’altarino degli antenati in molte abitazioni private, scuole, locali pubblici, e persino pagode buddiste.

P. Vismara rappresenta bene lo spirito della tradizione missionaria del Pime e non solo: portare Cristo ai popoli più lontani e abbandonati, annunziandolo non tanto con le parole, ma con l’amore e l’aiuto ai più piccoli e poveri. In 65 anni di vita missionaria egli ha fondato quattro distretti missionari, ciascuno con comunità cristiane, chiese, scuole, opere di assistenza e sanitarie.

Clemente ha vissuto in modo straordinario la vita ordinaria dei missionari nella Birmania del suo tempo. Tanto che quando s’è iniziata la causa di beatificazione alcuni suoi confratelli mi dicevano: “Se fate santo Clemente, siamo santi anche noi che abbiamo fatto la sua stessa vita”. Ma mons. Abramo Than, di fronte a questa obiezione diceva: “E’ vero, il Pime ha avuto in Birmania tanti missionari veramente buoni e santi, ma solo per Vismara si è verificato questo fatto straordinario. Alla sua morte sono venuti molti buddisti, animisti, musulmani e la sua tomba è sempre visitata da molti fedeli che lo pregano e dicono di aver ricevuto grazie per sua intercessione. La tomba è sempre ornata da lumini, candele, fiori freschi”.

P. Clemente è pregato come “il santo dei bambini” poiché fin dall’inizio aveva capito che per formare comunità cristiane doveva incominciare dai piccoli, che gli venivano portati dai villaggi distrutti dalle guerre o dalle pestilenze.

NB.: Nel numero di aprile 2008 del mensile cartaceo di AsiaNews, vi sarà un servizio approfondito sulla figura di p. Clemente Vismara.

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