07/11/2025, 14.40
VATICANO
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Papa: contro droga e dipendenze digitali ridiamo speranze ai giovani

In un videomessaggio a una conferenza promossa dal governo italiano l’allarme di Leone XIV per la crescita dell’uso ossessivo di internet che si affianca sempre più spesso al consumo di stupefacenti. “Proposte umane e spirituali per contrastare il vuoto”

Città del Vaticano (AsiaNews) - “L’aumento del mercato e del consumo di droghe, il ricorso al guadagno facile mediante le slot machine, l’assuefazione a internet che include anche contenuti dannosi, dimostrano che viviamo in un mondo privo di speranza, dove mancano proposte umane e spirituali vigorose”.

È la denuncia intorno lanciata oggi da papa Leone XIV in un videomessaggio inviato alla Conferenza nazionale organizzata dal governo italiano sul tema delle dipendenze, una questione che tocca sempre più da vicino anche molti Paesi dell’Asia.

“Negli ultimi tempi – ha osservato il papa - alle dipendenze come droghe e alcool, che continuano a essere prevalenti, si sono aggiunte forme nuove perché il crescente utilizzo di internet, computer e smartphone si associa non solo a chiari benefici ma anche a un uso eccessivo che spesso sfocia in dipendenze con conseguenze negative per la salute, che hanno a che vedere con il gioco compulsivo e le scommesse, con la pornografia, la presenza quasi costante sulle piattaforme del mondo digitale. L’oggetto di dipendenza diventa un’ossessione, condizionando il comportamento e l’esistenza quotidiana”.

Per il papa si tratta di sintomi evidenti di un disagio: “Molti giovani - spiega nel video - pensano che tutti i comportamenti si equivalgano, non riescono a distinguere il bene dal male e non hanno il senso dei limiti morali”.

Di qui la necessità di proposte educative che spronino adolescenti e giovani a diventare “artefici liberi e responsabili della propria esistenza”. Per Leone XIV le strutture pubbliche, la Chiesa, il volontariato sono chiamati tutti a “percepire fra questi giovani una richiesta di aiuto e una profonda sete di vivere, per offrire una presenza attenta e solidale che li inviti a uno sforzo intellettuale e morale, e che li aiuti a forgiare la loro volontà”. Per prevenire il disagio giovanile occorre infatti “incrementare l’autostima delle nuove generazioni, per contrastare il senso di insicurezza e instabilità emotiva favorito sia dalle pressioni sociali, che dalla stessa natura della fase adolescenziale. Le opportunità di lavoro, l’educazione, lo sport, la vita sana, la dimensione spirituale dell’esistenza: questa è la strada della prevenzione delle dipendenze”.

Una strada - conclude - che passa soprattutto per “una cultura che si opponga agli egoismi e alle logiche utilitaristiche ed economiche, ma sia protesa verso l’altro, in ascolto, in un cammino di incontro e di relazione con il prossimo, soprattutto quando è più vulnerabile e fragile”.

 

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