12/01/2015, 00.00
SRI LANKA - VATICANO
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Papa Francesco in Sri Lanka, messaggero di riconciliazione per tamil e singalesi

di Melani Manel Perera
Nell'ex Ceylon è tutto pronto per la visita apostolica. Strade, chiese, istituti e case di cattolici sono addobbati a festa. Durante il viaggio saranno centrali la canonizzazione di Joseph Vaz e l'incontro con le vittime della guerra civile, durante la visita al santuario mariano di Madhu.

Colombo (AsiaNews) - Un messaggio di riconciliazione per la maggioranza singalese e la minoranza tamil, dopo 30 anni di guerra civile. È ciò che il popolo dello Sri Lanka si aspetta da papa Francesco, che domattina atterrerà all'aeroporto di Katunayake per il suo primo viaggio apostolico nell'ex Ceylon. Sull'isola, saranno due i grandi eventi che vedranno impegnato il pontefice: la canonizzazione di Joseph Vaz, primo santo del Paese, e la visita al santuario di Nostra Signora di Madhu, nel nord del Paese. Entrambi avverranno il 14.

Tutte la case di cattolici, così come gli istituti, le chiese e le strade, sono state decorate con le bandiere papali e con immagini del Santo Padre. "Abbiamo bisogno di papa Francesco - affermano ad AsiaNews alcuni giovani di Mullathivu (nord) - e vogliamo che preghi con noi per una pace duratura e una vera libertà. Ci piacerebbe che rivolgesse qualche parola al governo sui crimini di guerra commessi durante il conflitto, per i quali la comunità tamil continua a soffrire".

Il Galle Face Green, dove la mattina del 14 gennaio si terrà la cerimonia di canonizzazione di p. Vaz, sarà aperto al pubblico dalle 18 di domani. Circa 1.200 vescovi e sacerdoti dello Sri Lanka e di altri Paesi - in particolare dall'India e dallo Stato di Goa - concelebreranno la cerimonia.

In effetti, la canonizzazione dell'Apostolo dello Sri Lanka rappresenta il primo grande segno di unità. Nel 17mo secolo il missionario, di origini indiane, sfidò la persecuzione anticristiana dei coloni olandesi, portando il cattolicesimo a singalesi e tamil, senza distinzioni. Per Ruki Fernando, attivista cattolico per i diritti umani, la santificazione di Joseph Vaz "sarà un'opportunità per riflettere sui martiri moderni dello Sri Lanka, in particolare i sacerdoti che sono scomparsi durante la guerra".

Decisi a restare al fianco delle loro comunità, decine di sacerdoti hanno perso la vita tra il 2006 e il 2009, gli ultimi anni (e i più intensi) del conflitto.

Alle elezioni dell'8 gennaio scorso, il popolo srilankese ha scelto come nuovo presidente Maithripala Sirisena, mettendo fine al dominio di Mahinda Rajapaksa. "Siamo appena entrati in una nuova stagione politica - spiegano ad AsiaNews alcuni cattolici -. Crediamo che sarà un cammino pacifico e significativo, dopo anni di cattivo governo. La visita di papa Francesco sarà un'enorme benedizione anche per Maithri, affinché governi con pace, successo, unità e libertà il Paese".

 

 

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