02/12/2019, 14.27
VATICANO
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Papa: conciliare l’insegnamento sociale della Chiesa e le leggi del mercato

Ricevendo un gruppo di giovani imprenditori francesi, Francesco ha indicato una “conversione” in alcuni “cambiamenti concreti di abitudini e di stile” con i quali  “è possibile agire per cambiare concretamente le cose e, a poco a poco, educare il mondo del lavoro a uno stile nuovo”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Intraprendere, sul piano personale, “la via della semplicità e della sobrietà” e su quello della politica aziendale una “conversione” in alcuni “cambiamenti concreti di abitudini e di stile” con i quali  “è possibile agire per cambiare concretamente le cose e, a poco a poco, educare il mondo del lavoro a uno stile nuovo”. In tal senso le indicazione fornite da papa Francesco a una delegazione di 300 giovani imprenditori cattolici francesi che, a Roma, partecipano a "Viaggio del bene comune", tre giorni di incontri e riflessioni sulla “vocazione” degli imprenditori cristiani.

Francesco ha detto di essere cosciente della difficoltà quotidiana di "conciliare le esigenze della fede e l’insegnamento sociale della Chiesa con le necessità e i vincoli imposti dalle leggi del mercato e della globalizzazione". “I conflitti di coscienza nelle decisioni quotidiane che dovete prendere sono – immagino – numerosi: da un lato, la necessità che vi è imposta – spesso per la sopravvivenza delle aziende, delle persone che vi lavorano e delle loro famiglie – di conquistare mercati, aumentare la produttività, ridurre i ritardi, ricorrere agli artifici della pubblicità, incrementare i consumi...; e d’altra parte le esigenze sempre più urgenti di giustizia sociale, per garantire a ciascuno la possibilità di guadagnarsi da vivere dignitosamente. Penso alle condizioni di lavoro, ai salari, alle offerte di impiego e alla loro stabilità, nonché alla protezione dell’ambiente”.

Il Papa ha ricordato che il Concilio Vaticano II esorta i laici: «portino efficacemente l’opera loro, affinché i beni creati […] siano fatti progredire […] per l’utilità di tutti gli uomini senza eccezione, e siano tra loro più convenientemente distribuiti e, secondo la loro natura, portino al progresso universale nella libertà umana e cristiana» (Cost. dogm. Lumen gentium, 36).

Altro criterio di discernimento utile è racchiuso, nelle parole di Francesco, nella Laudato si’, nella quale “viene fatta una certa valutazione della situazione del mondo, di alcuni sistemi che ne regolano le attività economiche, con le loro conseguenze sugli uomini e sull’ambiente”. “È una valutazione che potrebbe sembrare a volte severa, ma che porta – credo – a suscitare un grido di allarme per il deterioramento della nostra casa comune, come pure davanti al moltiplicarsi delle povertà e delle schiavitù che conoscono oggi innumerevoli esseri umani. Tutto è collegato”.

Voi, ha proseguito il Papa, “non avete certamente una risposta immediatamente efficace da dare alle sfide del mondo attuale. In questo, talvolta potrete sentirvi impotenti. E tuttavia avete un ruolo essenziale da svolgere. Perché, anche in maniera modesta, in alcuni cambiamenti concreti di abitudini e di stile, sia nelle relazioni con i vostri collaboratori diretti, o meglio ancora nella diffusione di nuove culture aziendali, vi è possibile agire per cambiare concretamente le cose e, a poco a poco, educare il mondo del lavoro a uno stile nuovo”. 

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