22/06/2006, 00.00
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Papa: il card. Bertone nuovo segretario di Stato

Annunciata oggi la nomina dell'attuale arcivescovo di Genova che sarà effettiva dal 15 settembre. Nella stessa data mons.Lajolo diventerà presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Il cardinale Tarcisio Bertone sarà dal 15 settembre il nuovo segretario di Stato della Santa Sede. La decisione del Papa è stata annunciata oggi. Benedetto XVI ha così voluto nel ruolo di suo primo collaboratore l'uomo che  per otto anni, dal 1995 al 2002, era stato il segretario della Congregazione per la dottrina della fede, della quale l'allora card. Ratzinger era il prefetto. Si è così ricomposto al vertice della Santa Sede il tandem che ha guidato il dicastero dottrinale vaticano per lunghi e difficili anni.

Il card. Bertone, 72 anni, attuale arcivescovo di Genova, prenderà il posto del cardinale Angelo Sodano - che Benedetto XVI ha voluto restasse nell'attuale incarico fino al 15 settembre. A 79 anni il card. Sodano lascerà l'incarico di primo collaboratore del Papa, che ha ricoperto per 15 anni, dal 29 giugno 1991, ma resterà decano del Collegio cardinalizio.

Attesa e annunciata da tempo, la nomina del card. Bertone, un passato di docente di diritto e scrittore, porta un "pastore" al vertice della Segreteria di Stato, visto che il porporato, già prima della sua esperienza genovese era stato vescovo di Vercelli tra il 1991 ed il 1995. Fatto che mostra una prima differenza con i suoi predecessori, visto che né il card. Sodano, né, prima di lui, il card. Agostino Casaroli avevano esperienze in diocesi e che conferma l'impostazione "pastorale" che della Curia vuole l'attuale Papa.

Altro elemento distintivo e non usuale, il fatto che il card. Bertone è un religioso, un salesiano, anche in questo differenziandosi dai precedenti segretari di Stato.

La nomina del numero uno della Curia vaticana è dunque avvenuta a poco più di un anno dalla elezione di Benedetto XVI. Allora il nuovo Papa, che pure conosceva da più di 20 anni la Curia romana, confermò al loro posto tutti i responsabili dei diversi dicasteri, come li aveva delineati Giovanni Paolo II. Ma circolò con insistenza l'affermazione che Benedetto XVI voleva prendersi un anno per decidere la "sua" Curia.

E oggi, insieme all'annuncio del card. Bertone futuro segretario di Stato, c'è stato quello di mons. Giovanni Lajolo, attuale segretario per i rapporti con gli Stati, a futuro presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello stesso Stato, che, ugualmente il 15 settembre, prenderà il posto del card. Edmund Casimir Szoka.

Il card. Bertone è nato a Romano Canavese (provincia di Torino e diocesi di Ivrea) il 2 dicembre 1934, quinto di otto figli. Ha compiuto gli studi medi a Torino, nell'oratorio salesiano di Valdocco, passando direttamente al noviziato di Monte Oliveto (Pinerolo). Ha fatto la prima professione religiosa il 3 dicembre 1950, ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il primo luglio 1960. Conseguita la licenza in Teologia alla Facoltà teologica salesiana di Torino, ha continuato gli studi a Roma, al Pontificio ateneo salesiano, ove ha ottenuto la licenza e il dottorato in Diritto canonico. Nel 1967 è stato chiamato a Roma, per assumere la cattedra di Teologia morale speciale all'Ateneo Salesiano, poi divenuto Pontificia Università Salesiana (1973), dove ha insegnato per dieci anni, divenendone, nel 1989, rettore. Ha anche insegnato diritto canonico e diretto la Facoltà di diritto canonico. Dal 1978 ha insegnato Diritto pubblico ecclesiastico all'Institutum Utriusque Iuris della Pontificia università Lateranense.

Autore di varie pubblicazioni, ha collaborato all'ultima fase della revisione del Codice di Diritto canonico.

Consultore di diverse congregazioni vaticane, divenuto vescovo a Vercelli e rientrato a Roma come segretario della Congregazione per la dottrina della fede, in tale ruolo ha anche affrontato questioni delicate, come una "intervista" con suor Lucia, per chiarire la questione dell'interezza della pubblicazione delle rivelazioni di Fatima o la vicenda di mons. Milingo, l'arcivescovo-guaritore che aveva aderito alla setta del reverendo Moon. (FP)

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