06/06/2014, 00.00
VATICANO - GIAPPONE
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Papa: il premier Abe gli porta in dono uno specchio "magico"

Nell'incontro sottolineate le buone relazioni esistenti e la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, in ambito educativo, sociale e sanitario. Lo specchio uguale a quelli in uso tra i cristiani clandestini del XVII secolo: sembra normale, ma esposto alla luce del sole, mostra una croce e una immagine di Gesù.

Città del Vaticano (AsiaNews) - "Le buone relazioni esistenti tra il Giappone e la Santa Sede, nonché l'intesa e la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato, in ambito educativo, sociale e sanitario" sono state evocate nell'udienza data oggi da papa Francesco al primo ministro del Giappone Shinzō Abe, il quale si è successivamente incontrato con il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei "cordiali colloqui", informa una nota vaticana, "ci si è soffermati su alcuni temi dell'attualità regionale e internazionale, con particolare riferimento alle iniziative volte a promuovere la pace e la stabilità nel continente asiatico, l'impegno del Giappone nella cooperazione per lo sviluppo, soprattutto in Africa, l'attenzione all'ambiente e il disarmo nucleare".

Assolutamente singolare uno dei doni offerti al Papa dal premier nipponico: uno specchio speciale, fabbricato da un artigiano contemporaneo, uguale a quelli in uso tra i cristiani clandestini del XVII secolo, quando il cristianesimo era perseguitato. Sembra uno specchio qualsiasi, ma esposto alla luce del sole, mostra una croce e una immagine di Gesù. Subito il Papa ha voluto vedere le immagini, avvicinandosi con Abe alla finestra della Sala della Biblioteca per poter esporre lo specchio alla luce solare. Abe ha anche spiegato di aver deciso di fare questo dono ricordando che  Francesco aveva detto che "in Giappone non c'era più nessun prete e dopo circa due secoli e mezzo, quando i missionari ritornarono in Giappone, migliaia di cristiani erano sopravvissuti nella fede con la grazia del loro battesimo".

Abe, che salutando al suo arrivo il Papa, ha definito "un grande onore essere qui"  e ha ringraziato il Papa per il suo messaggio per le vittime dello tsunami che ha colpito il Giappone nel 2011, ha regalato anche due ritratti del giapponese Hasekura e di Papa Paolo V che si incontrarono in Vaticano 400 anni fa. Francesco ha ricambiato con il medaglione raffigurante il progetto originale di San Pietro.

 

 

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