17/07/2022, 12.28
VATICANO
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Papa: la pioggia quotidiana di missili sull’Ucraina uccide la verità e il dialogo

Nuovo appello all'Angelus nel quale Francesco è tornato a esprimere vicinanza anche alla popolazione dello Sri Lanka, auspicando una soluzione pacifica alla crisi politica. A tutti l'invito a cogliere l'occasione delle vacanze "per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente, lasciandosi interrogare dalle sue pagine". In Canada da domenica prossima "un pellegrinaggio penitenziale" tra le popolazioni native. 

Città del Vaticano (AsiaNews) - “Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli, uccidendo la verità e il dialogo?”. Lo ha detto oggi papa Francesco al termine della preghiera dell’Angelus, esprimendo ancora una volta la sua vicinanza alla martoriata popolazione dell’Ucraina “colpita ogni giorno da una pioggia di missili”.  “Prego e auspico - ha aggiunto ancora - che tutti gli attori internazionali si diano realmente da fare per riprendere i negoziati e non per alimentare l’insensatezza della guerra”.

Il pontefice ha rinnovato la sua vicinanza anche alla popolazione dello Sri Lanka, da settimane alle prese con una grave crisi politica: “Mi unisco voi nella preghiera - ha detto loro - ed esorto tutte le parti a cercare una soluzione pacifica alla presente crisi a favore in particolare dei più poveri, rispettando i diritti di tutti. Mi associo ai capi religiosi nell’implorare tutti ad astenersi da ogni forma violenza ed avviare un processo di dialogo per il bene comune”.

Introducendo l’Angelus papa Francesco si era soffermato sul brano dell’ospitalità di Marta e Maria a Gesù, proposto oggi dalla liturgia (Lc 10,38-42). “Gesù - ha commentato il papa - molte volte ribalta il nostro modo di pensare. La “filosofia” di Marta sembra: prima il dovere, poi il piacere. L’ospitalità, in effetti, non è fatta di belle parole. E Gesù lo sa, riconosce l’impegno di Marta. Però, vuole farle capire che c’è un ordine di priorità nuovo, diverso da quello che fino ad allora aveva seguito”. Ma che cos’è la “parte migliore” che ha scelto Maria? “È l’ascolto delle parole di Gesù” ha risposto Francesco, osservando che “non ascoltava in piedi, facendo altro, ma si era seduta ai piedi di Gesù. Ha capito che Lui non è un ospite come gli altri. La parola di Gesù non è astratta, è un insegnamento che tocca e plasma la vita, la cambia, la libera dalle opacità del male, appaga e infonde una gioia che non passa”. “Questo - ha aggiunto il pontefice - non toglie nulla al valore dell’impegno pratico, però esso non deve precedere, ma sgorgare dall’ascolto della parola di Gesù, dev’essere animato dal suo Spirito. Altrimenti si riduce a un affannarsi e agitarsi per molte cose, a un attivismo sterile”.

Di qui l’invito a cogliere l’opportunità del tempo delle vacanze per fermarci e metterci in ascolto di Gesù. ”Per tante persone - ha ricordato Francesco - i ritmi di lavoro sono frenetici, logoranti. Il periodo estivo può essere prezioso anche per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente, senza fretta. Lasciamoci interrogare da quelle pagine, domandandoci come sta andando la nostra vita, se è in linea con ciò che dice Gesù”. E ha invitato tutti a chiedersi: “quando inizio la giornata, mi butto a capofitto nelle cose da fare, oppure cerco prima ispirazione nella Parola di Dio? Delle volte iniziamo le giornate automaticamente a fare, come le galline. Invece dobbiamo guardare il Signore. Se al mattino usciamo di casa serbando nella mente una parola di Gesù, la giornata acquisterà un tono segnato da quella parola, che ha il potere di orientare le nostre azioni secondo ciò che vuole il Signore”.

Al termine dell’Angelus, infine, il papa ha ricordato il viaggio apostolico che a partire da domenica prossima lo porterà in Canada per incontrare le popolazioni native che hanno subito in passato anche da molti cristiani le dure politiche di assimilazione culturale. “Mi accingo a compiere un pellegrinaggio penitenziale – ha spiegato Francesco - che spero con la grazia di Dio possa contribuire al cammino di guarigione e riconciliazione già intrapreso. Chiedo a tutti di accompagnarmi con la preghiera”.

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