24/02/2017, 11.27
VATICANO
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Papa: “In Dio, giustizia è misericordia e misericordia è giustizia”

Non cedere alla “logica casistica”, quella che riduce la fede in termini di “si può” o “non si può”, ma seguire il cammino di Gesù, “il cammino dalla casistica alla verità e alla misericordia”. Gesù dice “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei”, ma ha parlato “tante volte con un’adultera”. E alla fine le ha detto: “Io non ti condanno. Non peccare più”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “In Dio, giustizia è misericordia e misericordia è giustizia”. E’ così che papa Francesco ha spiegato il rifiuto della “logica casistica”, quella che riduce la fede in termini di “si può” o “non si può”, a favore della verità. Nell’omelia della messa celebrata stamattina a Casa santa Marta, Francesco ha preso spunto dalla domanda  che nel Vangelo odierno di Marco i dottori della Legge fanno a Gesù: “E’ lecito per un marito ripudiare la propria moglie?”.

I dottori della Legge, che seguono Gesù durante la predicazione in Giudea, gli rivolgono la domanda per metterlo ancora una volta “alla prova”, ha osservato  Francesco. “Gesù – ha detto ancora - non risponde se sia lecito o non è lecito; non entra nella loro logica casistica. Perché loro pensavano soltanto alla fede in termini di ‘si può’ o ‘non si può’, fino a dove si può, fino a dove non si può. Quella logica della casistica: Gesù non ci entra, in questo. E rivolge una domanda: ‘Ma che cosa vi ha ordinato Mosè? Che cosa è nella vostra Legge?’. E loro spiegano il permesso che ha dato Mosè per ripudiare la moglie, e sono loro a cadere nel tranello, proprio. Perché Gesù li qualifica ‘duri di cuore’: ‘Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma’, e dice la verità. Senza casistica. Senza permessi. La verità”.

“Gesù dice sempre la verità”, ”spiega le cose come sono state create”:  la verità delle Scritture, della Legge di Mosè. E lo fa anche quando ad interrogarlo sull’adulterio sono i suoi discepoli, a cui ripete: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei, e se lei ha ripudiato il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”. Ma se la verità è questa e l’adulterio è “grave”, come spiegare allora che Gesù ha parlato “tante volte con un’adultera”, ”pagana”? ha “bevuto dal bicchiere di lei, che non era purificato?”. E alla fine le ha detto: “Io non ti condanno. Non peccare più”? Come è possibile?. “E il cammino di Gesù – si vede chiaro – è il cammino dalla casistica alla verità e alla misericordia. Gesù lascia fuori la casistica. A quelli che volevano metterlo alla prova, a quelli che pensavano con questa logica del ‘si può’, li qualifica – non qui, ma in altro passo del Vangelo – ipocriti. Anche con il quarto comandamento, questi negavano di assistere i genitori con la scusa che avevano dato una bella offerta alla Chiesa. Ipocriti. La casistica è ipocrita. E’ un pensiero ipocrita. ‘Si può – non si può’ … che poi diventa più sottile, più diabolico: ma fino a chi posso? Ma di qui a qui, non posso. E’ l’inganno della casistica”.

Alla quale Francesco contrappone la logica della verità, cui si accompagna, sull’esempio di Gesù, la misericordia, “perché Lui è l’incarnazione della Misericordia del Padre, e non può negare se stesso. Non può negare se stesso perché è la Verità del Padre, e non può negare se stesso perché è la Misericordia del Padre”. ”E’ questa la strada che Gesù ci insegna”, difficile da applicare davanti alle tentazioni della vita.

 “Quando la tentazione ti tocca il cuore, questo cammino di uscire dalla casistica alla verità e alla misericordia, non è facile: ci vuole la grazia di Dio perché ci aiuti ad andare così avanti. E dobbiamo chiederla sempre. ‘Signore, che io sia giusto, ma giusto con misericordia’. Non giusto, coperto dalla casistica. Giusto nella misericordia. Come sei Tu. Giusto nella misericordia. Poi, uno di mentalità casistica può domandare: ‘Ma, che cosa è più importante, in Dio? Giustizia o misericordia?’. Anche, è un pensiero malato, che cerca di uscire … Cosa è più importante? Non sono due: è uno solo, una sola cosa. In Dio, giustizia è misericordia e misericordia è giustizia. Il Signore ci aiuti a capire questa strada, che non è facile, ma ci farà felici, a noi, e farà felice tanta gente.”

 

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