10/03/2006, 00.00
PALESTINA
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Parlamentare di Hamas: vogliamo accordo con Fatah

Anwer Zboun, eletto nelle liste di Hamas a Betlemme, parla ad AsiaNews mentre il presidente palestinese e il premier designato Haniye cercano, con difficoltà, l'accordo per la formazione del nuovo governo.

Betlemme (AsiaNews) – Hamas è interessata a raggiungere un accordo con Fatah, affinché faccia parte del nuovo governo. È quanto dichiara ad AsiaNews un deputato del partito vincitore delle ultime elezioni palestinesi. Intanto a Gaza il presidente Abu Mazen (Fatah) e il premier incaricato Ismail Haniye (Hamas) discutono una piattaforma comune che consenta a Hamas di presentare in parlamento un nuovo governo di coalizione. Il principale punto di dissenso restano gli accordi di riconoscimento reciproco fra Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) ed Israele del 1993, ai quali Hamas continua ad opporsi.

Anwer Zboun, eletto nelle liste di Hamas a Betlemme, spiega: "Il nostro problema rimane l'occupazione israeliana, che distrugge la nostra terra". E ribadisce: "Chiediamo il ritiro di Israele nei confini del '67,  il diritto di ritorno dei profughi e degli sfollati e liberare tutti i prigionieri; solo a questo punto potremo discutere di processo di pace".

"Hamas - specifica Zboun - accetta la via democratica e crede nell'esistenza di partiti e posizioni differenti all'interno del Consiglio legislativo palestinese. Per questo, oggi come in passato, negoziamo con tutti i partiti palestinesi; specialmente con Fatah, perché faccia parte del prossimo governo".

Il parlamentare assicura che "Hamas non ha problemi interni". E aggiunge: "Israele e i mass media provano a deformare le posizioni di Hamas e farla apparire come un movimento terrorista, invece che di resistenza all'umiliazione e alla schiavitù dell'occupazione e in difesa dei civili palestinesi".

Il deputato di Hamas assicura poi che il suo partito mira ad avere "buone relazioni" a livello internazionale. "La visita a Mosca della scorsa settimana – sottolinea – fa parte di questa politica e strategia iniziata già con le visite di rappresentanti in Egitto, Sudan e Iran".  "In futuro accetteremo gli inviti di tutti i nostri amici nel mondo". Proprio oggi Hamas ha annunciato che i suoi dirigenti intraprenderanno a breve un missione in Arabia Saudita per chiedere sostegni politici ed economici. Le tappe successive della missione includono Kuwait, Bahrein, Yemen, Malaysia e Indonesia.

All'interno di una politica volta a guadagnarsi credibilità e sostegno nella comunità internazionale rientrano anche le distanze subito prese da al-Qaeda dopo il video in cui il suo ideologo Zawahiri, offriva aiuto ad Hamas. Zboun ricorda: "C'è una grande differenza tra Hamas e al-Qaeda, quest'ultima è chiusa e non crede in soluzioni di pace, ma solo nella lotta dell'Islam contro i Paesi non musulmani. Al-Qaeda non distingue tra i governi e le loro nazioni, mentre Hamas, movimento di resistenza, è aperto e disposto alla fiducia, ha rapporti con gli altri partiti palestinesi e relazioni con gli Stati vicini e non".
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