22/03/2005, 00.00
GIORDANIA
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Pasqua, "la luce di Cristo" da Gerusalemme al Giordano

di Hana Mouasher

Amman (AsiaNews) – La "luce di Gesù" per la Pasqua dei cristiani in Giordania arriva direttamente da Gerusalemme. Tra le usanze seguite nella liturgia pasquale in questo paese a maggioranza musulmano, c'è quella di accendere le candele della Veglia pasquale dalla fiamma portata dall'arcivescovo che celebra la messa nella chiesa del Santo Sepolcro in Terra Santa. La luce arriva sul fiume Giordano e da qui propagata simbolicamente a tute le chiese del paese.

Per assistere a questo momento i cristiani giordani dovranno però attendere il 1 maggio, il giorno di Pasqua secondo il calendario giuliano. Per la multiforme ma esigua presenza cristiana nel Paese, il Consiglio delle Chiese - che comprende tra gli altri copti egizi, cattolici, greci e armeni ortodossi,  protestanti - ha deciso di uniformare le festività religiose fissando il Natale sul calendario gregoriano e la Pasqua su quello giuliano.

La Quaresima è appena iniziata. Il digiuno è una pratica diffusa e i cattolici lo seguono soprattutto il venerdì, quando in molti si recano in chiesa per pregare e partecipare alla Via crucis. Durante questo periodo ci si astiene da carni animali e si mangia un tradizionale piatto di vegetali e cereali cotto nell'olio di oliva.

La Domenica delle Palme è celebrata con entusiasmo. I fedeli arrivano in chiesa con rami di palma decorati con fiori di ogni specie. Durante la messa una processione segue la croce portata da un gruppo di giovani, si prega e si recitano inni. Alla fine vengono benedetti e distribuiti tra i fedeli dei rami di ulivo.

La gioia delle Palme assume toni più sobri nella Settimana Santa. Il Giovedì Santo la messa serale è piena: si scelgono 12 persone a cui i sacerdoti faranno la lavanda dei piedi. Tutta la notte le chiese rimangono aperte e i fedeli pregano davanti al Tabernacolo aperto. Il Venerdì Santo si usa far passare la statua di Gesù morto e disteso su una base di legno tra i fedeli riuniti in chiesa. La statua accompagnata da fiori, arriva all'altare, viene benedetta per poi essere baciata dai presenti.

Il Sabato pomeriggio in molti si recano in chiesa per confessarsi. La Veglia pasquale è gremita di gente. Spesso i fedeli sono costretti a seguire la messa di mezzanotte sul sagrato delle chiese e nelle strade. In alcuni casi grandi schermi TV permettono di seguire la celebrazione in altre stanze interne alla chiesa. La messa inizia con luci soffuse finché al suonare delle campane l'illuminazione diventa quasi a giorno. Si benedicono le candele e la gente si scambia "la luce di Cristo".

Durante la Settimana Santa nelle famiglie si iniziano a bollire e colorare le uova che verranno offerte il giorno di Pasqua.

La mattina di Pasqua – che in Giordania è festa ufficiale - le chiese sono di nuovo piene. Si rompe il digiuno e si usa offrire il "Kaak e Maamoul", un popolare dolce fatto in casa. Il Kaak consiste in un impasto speciale farcito di noci e a forma di ciambella. Dovrebbe rappresentare la corona di spine portata da Gesù. Il Maamoul, un impasto a forma tonda, rappresenta, invece, la spugna imbevuta di aceto offerta a Gesù quando dalla croce chiese da bere.

In Giordania, su una popolazione di 5,6 milioni,  i musulmani sanniti sono il 92%; i cristiani il 6%; i musulmani sciiti il 2%.

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