10/01/2005, 00.00
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Patriarca di Baghdad: il terrorismo colpisce tutti gli iracheni

Cento morti nell'ultima settimana. Questa mattina ucciso il vice capo della polizia di Baghdad.

Baghdad (AsiaNews) – I cristiani in Iraq non sono attaccati per la loro fede, ma "in quanto iracheni", come avviene "ogni giorno" anche per i musulmani. Lo afferma ad AsiaNews mons. Emmanuel Delly, patriarca caldeo di Baghdad, riferendosi al rapimento - durato 1 giorno - di 2 monaci caldei del monastero di sant'Antonio, nella capitale irachena.

I due religiosi, riferisce il patriarca, "sono stati trattati bene e rilasciati dopo 24 ore: ora si trovano nel loro convento". Non è stata data notizia di chi abbia compiuto il sequestro-lampo. I due monaci "sono stati rapiti perchè iracheni" sottolinea mons. Delly, "come avviene ogni giorno anche per i musulmani".

Parlando della situazione nel paese il patriarca la definisce "non positiva", anche se spera che essa "possa migliorare". A 20 giorni dalle elezioni mons. Delly afferma che "faremo il possibile per il bene per il paese e per i suoi abitanti. Per questo invitiamo i nostri fedeli a obbedire alle leggi e ad essere fedeli alla loro fede, alla chiesa e alla patria. Chiediamo loro di fare sempre il bene del paese". Il patriarca fa notare che questo bene è la "collaborazione" fra tutte le componenti della società irachena per il progresso "economico, spirituale e culturale" della nazione.

Intanto la Commissione per il voto degli iracheni all'estero  ha stabilito le date della registrazione dei votanti. Gli iracheni espatriati (circa 3 milioni) che vogliono partecipare al voto del 30 gennaio possono registrarsi dal 17 al 23 gennaio nei 900 centri dislocati in 150 città dei 14 paesi in cui si effettueranno le operazioni di voto.

Due attentati hanno colpito questa mattina Baghdad: un commando di uomini armati ha ucciso il vice capo della polizia della città nel quartiere meridionale di Dora. Un kamikaze a bordo di un'autobomba si è fatto esplodere davanti a una stazione di polizia, uccidendo 3 poliziotti. Nell'ultima settimana più di 100 iracheni sono stati uccisi in attentati e omicidi mirati.

Nei giorni scorsi è stato celebrato il funerale del vescovo mons. Yacoub Denha Scher, vescovo di Arbil, morto per cause naturali. (LF)

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