01/03/2018, 12.42
CINA
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Per ordine di Xi Jinping, arrestato il potente imprenditore Ye Jianming

A 40 anni, Ye era divenuto un astro del mondo economico mondiale. La sua conglomerata, la Cefc, nel 2017 avrebbe ricavato 43,7 miliardi di dollari Usa. Ma vi sono sospetti di truffa. I legami con membri del Partito e dell’esercito per ricevere giganteschi prestiti dalle Banche di Stato. Oggi in borsa, sono crollate le azioni della Cefc.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Per diretto ordine del presidente Xi Jinping, il potente e giovane imprenditore Ye Jianming è stato arrestato e messo sotto inchiesta.

Ye, che ha appena superato i 40 anni, è un figlio di operai del Fujian che in poco meno di 10 anni è a capo della Cefc, una delle maggiori compagnie nel campo petrolifero, che si è espansa in Europa, Medio oriente, Asia centrale e Africa.

Nel 2016 la rivista Fortune ha elencato Ye fra i 40 più potenti giovani nel mondo. Fra le ultime acquisizioni, lo scorso settembre, la Cefc ha acquistato il 14% delle azioni della Rosneft, la compagnia petrolifera di Stato russa, per 9,1 miliardi di dollari Usa.

Il diffondersi della notizia del suo arresto ha portato il caos nelle azioni della Cefc, che in una sola ora ha perduto 4 miliardi di yuan (circa 630 milioni di dollari Usa) nelle borse di Hong Kong, Shenzhen, Shanghai e Singapore.

A Hong Kong le azioni sono crollate del 29%; a Singapore dell’11%; a Shenzhen e Shanghai del 7,8%. La borsa di Shanghai ha deciso stamane di sospendere il commercio di bond della Cefc per “inusuale fluttuazione”, dopo che il loro valore era sceso del 34%.

Secondo la classifica di Fortune del 2017, la Cefc ha accumulato 43,7 miliardi di dollari Usa in ricavi, posizionandosi al di sopra di Coca-Cola, Goldman Sachs e Honeywell. Ma non è molto chiara la sua situazione economica e il modo in cui essa riesce a trovare prestiti miliardari per le sue acquisizioni.

Secondo diversi media, in tutti questi anni, la Cefc ha sfruttato legami con alcune potenti famiglie di papaveri del Partito, fra cui quella del defunto presidente cinese Ye Jianying. Ye ha costruito legami con altre personalità del Partito chiamando ex generali dell’esercito e quadri a guidare le diverse aziende affiliate alla Cefc, riuscendo a ottenere giganteschi prestiti dalle banche di Stato e attuando cooperazione (e coperture) con le aziende di Stato. Secondo la rivista economica Caixin, questa collaborazione ha permesso alla Cefc di ottenere prestiti in modo facile e di mostrare risultati positivi nei bilanci delle aziende di Stato, anche se ora Ye è sospettato di truffa e di aver falsificato accordi commerciali.

Con tutto questo, Ye è riuscito a ricevere titoli di “consigliere di politica economica” dal presidente ceco Milos Zeman e “consigliere speciale onorario” all’Assemblea generale dell’Onu.

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