11/01/2016, 00.00
BANGLADESH
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Rajshahi: ucciso tribale cattolico. Forse per una faida terriera

di Sumon Corraya
L’uomo si chiamava Louis Soren e aveva 40 anni. Gli aggressori hanno provato a cancellare ogni traccia dell’omicidio bruciando il corpo. La moglie lo ha riconosciuto tramite un segno sulla gamba. Sacerdote del Pime: “Abbiamo seppelito Louis nel cimitero locale”.

Naogaon (AsiaNews) - Louis Soren, un tribale cattolico di 40 anni, è stato ucciso nel villaggio di Jabripara, nel distretto di Naogaon in Bangladesh. La polizia ha rinvenuto il suo corpo semi-carbonizzato lo scorso 9 gennaio. Il viso dell’uomo era del tutto irriconoscibile e i vestiti bruciati. La moglie Gugita è riuscita a identificarlo solo attraverso un segno di riconoscimento su una gamba. La vedova ha sporto denuncia contro ignoti, ma la polizia ancora non ha identificato alcun colpevole.

Louis Soren apparteneva alla parrocchia di Bhutahara, dove frequentava la chiesa di Niamotpur, appartenente alla diocesi di Rajshahi. La parrocchia è composta da 2.578 membri, tutti tribali indigenti. Dalle prime ricostruzioni è emerso che l’8 gennaio l’uomo si era recato a lavorare con la moglie nei campi di grano. Gugita, che era rincasata prima, ha lanciato l’allarme dopo alcune ore, preoccupata per il marito che non aveva fatto ritorno. “Lo abbiamo cercato tutta la notte – ha riferito – ma non siamo riusciti a trovarlo. Alla fine abbiamo rinvenuto il suo cadavere in un villaggio vicino. Voglio che sia fatta giustizia per l’omicidio di mio marito”.

Le autorità hanno identificato con fatica l’uomo cattolico. Obaidul, capo di polizia locale, ha dichiarato: “All’inizio non lo riconoscevamo, a causa del volto sfigurato. Gli assassini hanno provato a cancellare ogni prova”.

P. Emilio Spinelli, sacerdote missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) che opera nella diocesi di Rajshahi, conferma ad AsiaNews la morte di Louis. Egli aggiunge: “Non sappiamo chi è coinvolto in questo omicidio. La polizia ci ha riconsegnato il suo corpo senza vita. Lo abbiamo seppellito nel cimitero della chiesa locale”.

Da anni la minoranza cristiana in Bangladesh subisce attacchi e violenze. La maggior parte di questi sono dovuti a conflitti economici, in particolare all’esproprio forzato di terre da parte di radicali islamici.

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