21/10/2005, 00.00
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Rapporto ONU: La Siria "implicata" nell'assassinio di Hariri

Damasco (AsiaNews /Agenzie) – Alcune nazioni occidentali chiederanno al Consiglio di Sicurezza Onu delle sanzioni contro la Siria, ora che il rapporto Mehlis dimostra che essa è implicata nell'assassinio del defunto premier libanese Rafiq Hariri.

Dopo 4 mesi di investigazioni, le Nazioni Unite hanno prodotto un rapporto in cui si afferma che "molte direzioni puntano direttamente a personaggi della sicurezza siriani, coinvolti nell'assassinio" di Hariri lo scorso febbraio.

Il rapporto afferma che l'attacco con auto-bomba è stato pianificato mesi prima e eseguito da un gruppo con grandi risorse e possibilità.

L'inchiesta conclude che l'assassinio non potrebbe essere stato condotto a termine senza la collusione di alte personalità libanesi.

Gli investigatori, guidati dal tedesco Detlev Mehlis, affermano che le autorità siriane hanno cooperato con l'inchiesta solo in minima parte; essi accusano diversi intervistati di "aver tentato di confondere l'inchiesta". Essi accusano pure il Ministro siriano degli esteri Faruq al-Shara di aver mentito in una lettera inviata alla commissione.

Gli investigatori hanno prove che il maggior generale Asef Shawkat, cognato del presidente siriano Bashar al Assad, ha pianificato l'attentato, costringendo un noto militante, Ahmed Abu Adass, a registrare un video in cui egli si autoaccusa per l'assassinio, diverse settimane prima che avvenisse.

Il rapporto afferma che la decisione di uccidere Hariri " non avrebbe potuto essere presa senza l'approvazione dei massimi ufficiali della pubblica sicurezza siriana e non avrebbe potuto essere organizzata senza la connivenza della loro controparte nei servizi libanesi della sicurezza".

Kofi Annan, segretario dell'Onu, ha ricevuto il rapporto Mehlis ieri; in serata egli lo ha trasmesso al Consiglio di Sicurezza e al governo libanese.

Hariri era sempre stato fortemente critico del pluri-decennale dominio siriano sul Libano; molti libanesi hanno subito sospettato un'implicazione delle autorità siriane nell'uccisione di Hariri.

Il suo assassinio, insieme a quello di altre 20 persone in un attacco suicida nelle strade del centro di Beirut, ha scatenato le proteste internazionali e quelle dei libanesi che hanno portato al ritiro dell'esercito siriano dal paese.

La Siria ha sempre negato ogni coinvolgimento nell'assassinio di Hariri. Il Ministro dell'informazione ha subito definito come "politico" il rapporto Mehlis. Il Consiglio di Sicurezza discuterà il rapporto all'inizio della prossima settimana.

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