26/10/2005, 00.00
Indonesia
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Scontro fra setta islamica e pubblica sicurezza nelle Sulawesi, 5 morti

La pubblica sicurezza cercava di portare via per un interrogatorio i capi della setta Mahdi, accusati di apostasia e violenza. I leader musulmani dichiarano la setta "illegale" ma condannano l'attacco.

Palu (AsiaNews) – La pubblica sicurezza indonesiana conferma che almeno 5 persone sono morte ieri in uno scontro con i rappresentanti della setta musulmana Mahdi a Palu, capitale delle Sulawesi centrali. Tre delle vittime sono poliziotti e 2 sono aderenti della setta: altri 3 poliziotti risultano dispersi.

Aryanto Boedihardjo, Ispettore generale e portavoce della Pubblica sicurezza, aggiunge che l'incidente è avvenuto nell'ambito di un'indagine richiesta dalla comunità musulmana ed estesa a tutti i membri della setta, accusati di apostasia e violenze.

Il nome della setta si riferisce ad un uomo di 27 anni, Mahdi, ritenuto l'ideatore di una versione dell'Islam in cui le 5 preghiere giornaliere ed il digiuno non sono obblighi, ma scelte. Questi insegnamenti hanno scatenato le proteste della maggioranza dei musulmani indonesiani che hanno denunciato il caso alle autorità.

L'Ispettore capo Dandang, della polizia di Palu, si è recato con 15 poliziotti a negoziare con la setta ed a chiedere una spiegazione sulle nuove teorie. Quando hanno cercato di portare via alcuni uomini tutti i presenti hanno estratto coltelli ed altre armi ed hanno attaccato. La polizia ha più tardi distrutto la loro sede nell'area di Salena.

Maftuh Basyuni, ministro indonesiano per gli Affari religiosi, ha dichiarato la setta illegale in quanto contraria ai precetti islamici, ma i leader musulmani hanno protestato per la violenza dell'attacco. "Il raid contro la loro sede non andava fatto – dice Kommaruddin Hidayat, religioso di fama nazionale che insegna all'Università islamica di Jakarta – ed è comprensibile che quegli uomini si siano ribellati all'arresto dei loro capi".

Il religioso è d'accordo con il ministro che a livello religioso la setta è illegale e ritiene la diffusione della stessa frutto "di una personalità carismatica in mezzo a persone povere ed ignoranti".

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