25/11/2005, 00.00
corea del sud
Invia ad un amico

Seoul approva la liberalizzazione del mercato del riso

Suscita proteste il progetto di legge approvato dall'Assemblea nazionale sudcoreana: il riso costituisce il principale introito degli agricoltori, e la concorrenza con i mercati esteri è insostenibile, ma la scelta è obbligata dato che la Corea del Sud fa parte dell'Omc.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Un progetto di legge per la liberalizzazione dell'importazione di riso è stato approvato ieri dall'Assemblea nazionale sudcoreana. Dopo accese discussioni e scontri all'interno dell'Assemblea hanno votato a favore 139 dei 299 componenti della camera. I contrari sono stati 61 e gli astenuti 23.

"Abbiamo dovuto approvare il progetto di legge", ha dichiarato il relatore Kim Won-ki. "Dispiace a tutti - continua - sia a chi ha votato a favore che a chi ha votato contro. Dobbiamo però ricordarci che siamo membri della comunità internazionale e quindi questa è una scelta obbligata".

Come concordato con l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) la Corea del Sud aumenterà le importazioni di riso al 7,96% dell'intero fabbisogno domestico a fronte dell'attuale 4%, e ha la possibilità di attendere 10 anni prima di aprirsi in modo completo al mercato globale. I sostenitori del progetto di legge affermano che la scelta è obbligata: se l'assemblea non ratificherà il progetto, la Corea del Sud sarà costretta a subire sanzioni e questo indebolirebbe la posizione di Seoul nell'Omc.

"E' nostro parere - ha dichiarato Chung Sye-kyun, capo del partito Uri che ha la maggioranza in parlamento - che è fondamentale avere un periodo di 10 anni durante il quale dobbiamo analizzare e risolvere tutti i problemi riguardo il settore agricolo, mentre apriamo in modo parziale il mercato del riso".

Il voto ha innescato proteste in tutto il paese: i coltivatori minacciano di bloccare con la forza le importazioni di riso. Durante la discussione nell'Assemblea, hanno accatastato sacchi di riso davanti agli edifici provinciali governativi, oltre che in villaggi e città di tutta la nazione, e hanno ostruito le strade principali con i trattori. Una grande manifestazione è prevista per il 1° dicembre, e circa 2500 agricoltori minacciano di andare ad Hong Kong all'incontro del Wto, per manifestare contro la globalizzazione.

Gli agricoltori sudcoreani sono i più protetti del mondo, ma il loro numero è in continuo calo. Il loro futuro è incerto, incapace di fronteggiare la sfida della globalizzazione. La metà delle loro entrate, pari al 75% del reddito delle persone che vivono nelle città, è costituito dalla vendita di riso. Il governo compera un terzo del raccolto prodotto in eccesso, dato che la produzione supera il fabbisogno nazionale. Nonostante ciò, i debiti degli agricoltori aumentano : dai 23,1 milioni di won (174.800 US $) si è arrivati nel 2004 a 26,9 milioni di won. L'agricoltura sudcoreana è basata su piccole aziende ed è molto vulnerabile alle influenza esterne. I prezzi sono fra i più alti del mondo.

Una pesante tassa del 600% è imposta al sesamo importato, per evitare che il prodotto cinese a basso costo faccia concorrenza al raccolto coreano. Il governo ha investito più di 60 miliardi di US $ negli ultimi 10 anni nelle aree rurali e ha annunciato un programma che prevede di destinare al settore agricolo altri 100 miliardi di US $ nei prossimi 10 anni, nella speranza che il provvedimento fermi l'esodo dalle campagne alle città.

I coreani che operano nel settore agricolo sono 3,4 milioni. Negli ultimi 10 anni più di mezzo milione di agricoltori ha rinunciato al questo lavoro.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Seoul: 400mila persone ricordando la repressione dell’87, contestano il governo
11/06/2008
Seoul, continua la protesta: 1.700 organizzazioni contro la carne Usa
15/05/2008
Oltre 10mila manifestano contro l’importazione di carne Usa
03/05/2008
Cina, le nuove politiche economiche fanno fuggire le aziende coreane
14/11/2006
Pyongyang offre schiavi in cambio di petrolio russo
03/11/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”