08/11/2025, 10.55
COREA DEL SUD
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Seoul: sentenza Corte suprema apre allo sviluppo urbano (e affossa i patrimoni Unesco)

I giudici hanno confermato un’ordinanza della municipalità che allenta le restrizioni edilizie nei pressi dei siti. Una vittoria politica del sindaco uscente - e ricandidato - Oh Se-hoon. In pericolo patrimoni universali come il Santuario Jongmyo. Per l’organismo Onu lo “sviluppo verticale incontrollato” può avere influenze negative.

Seoul (AsiaNews) - Con una decisione dalle implicazioni di vasta portata per lo sviluppo urbano e la conservazione culturale, la Corte suprema ha confermato un’ordinanza della municipalità di Seoul che allenta le restrizioni edilizie nei pressi dei siti patrimonio mondiale Unesco, come il Santuario Jongmyo. La sentenza rafforza il diritto delle città di definire la pianificazione urbana, nella capitale e altrove, e limita la portata delle autorità nazionali preposte alla tutela del patrimonio, suscitando al contempo preoccupazioni sul futuro dei siti più preziosi e del patrimonio culturale coreano. Per il sindaco di Seoul Oh Se-hoon, che dovrebbe candidarsi per un altro mandato nelle elezioni amministrative del prossimo anno, si tratta di un’importante vittoria politica.

Nei giorni scorsi i supremi giudici hanno convalidato un’ordinanza comunale rivista, approvata due anni fa, che consente la costruzione di edifici più alti nelle aree al di fuori della zona di conservazione di 100 metri designata per i siti del patrimonio nazionale. Ciò significa, spiega The Korea Times, che le autorità cittadine “non hanno bisogno dell’approvazione” del Korea Heritage Service (Khs) - un ente del governo centrale - per lo sviluppo urbano, purché lo facciano “al di fuori delle zone cuscinetto”.

Con questo verdetto, la riqualificazione del “Distretto 4 di Sewoon” tanto a lungo rinviata può ora procedere. Il rinnovamento include fra gli altri progetti per grattacieli alti fino a 142 metri, che altereranno profondamente lo sky-line del centro di Seoul. Avviato dal sindaco durante il suo primo mandato nel 2006, il progetto ha perso slancio a causa del crollo del mercato immobiliare dopo la crisi finanziaria globale e durante il mandato del successore liberale di Oh, Park Won-soon, un ambientalista dall’approccio scettico nei confronti dello sviluppo edilizio. Tuttavia, Oh in seguito è tornato al ruolo di sindaco dopo la morte di Park.

Dal punto di vista politico, la decisione è considerata un vero e proprio colpo di fortuna per l’attuale sindaco, che vuole mettere in mostra lo sviluppo economico come uno dei suoi principali risultati in vista di un prossimo mandato. Per quel progetto e altri, avrà più autonomia per pianificare e potenzialmente realizzare alloggi e altre proprietà commerciali di cui avrebbe bisogno per favorire la sua campagna di rielezione e vincere le elezioni amministrative del Primo giugno 2026. Con il precedente legale ora stabilito, i futuri progetti di sviluppo vicino ai siti del patrimonio nazionale incontreranno meno ostacoli. Ciò dovrebbe innescare un’ondata di richieste di sviluppo, soprattutto nelle zone di alto valore delle grandi città e degli agglomerati urbani come è il caso della capitale, con le sue tombe reali e i palazzi.

Tuttavia, questo slancio comporta dei rischi per il patrimonio nazionale e l’ambiente. Huh Min, capo del Khs, e il ministro sud-coreano della Cultura Chae Hwi-young hanno tenuto ieri una conferenza stampa presso il sito del Santuario Jongmyo. I due alti funzionari hanno affermato che un progetto di costruzione nelle vicinanze rappresenta una “grave minaccia” per il suo valore. “Gli edifici - spiega Huh - che saranno costruiti di fronte a Jongmyo, come la Jongno Tower, metteranno direttamente in pericolo il paesaggio storico-culturale e il valore complessivo che i siti del patrimonio reale Joseon a Seoul hanno conservato per molti secoli”. Nel suo intervento Chae ha promesso di fare tutto il possibile “per bloccare il piano di sviluppo”.

Queste forti reazioni arrivano in un momento in cui si teme che l’Unesco possa declassare lo status di patrimonio culturale del Santuario Jongmyo a causa dei cambiamenti che stanno avvenendo nell’area circostante. In una lettera inviata all’amministrazione comunale della capitale a inizio anno, l’agenzia delle Nazioni Unite ha avvertito che lo “sviluppo verticale incontrollato” nei pressi del santuario potrebbe influire negativamente sul suo status di patrimonio mondiale. In base alla Convenzione, l’Unesco può revocare lo status di patrimonio mondiale se un sito non soddisfa più i criteri per cui era stato originariamente iscritto. 

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