30/04/2010, 00.00
CINA
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Shandong: nuovo assalto contro bambini in un asilo

Un uomo li ha feriti e poi si è dato fuoco. Attacchi simili, col coltello, sono avvenuti in Jiangsu, Guangdong, Fujian. Un dottore è stato condannato a morte per aver accoltellato e ucciso otto bambini. Le autorità ordinano controlli all’esterno e all’interno di scuole e università. Ma i bilanci delle scuole e delle famiglie sono insufficienti.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Cinque bambini sono rimasti feriti in un asilo a Jinan (Shandong) dopo l’assalto da parte di un uomo, che si è poi suicidato. Le autorità pensano di mettere poliziotti a vigilare davanti ad asili e scuole dopo una serie di attacchi e uccisioni contro i bambini da parte di persone frustrate o squilibrate.
 
A Jinan l’uomo – non identificato – ha assaltato i bambini ferendoli in modo grave, ma non mortale. Subito dopo si è cosparso di benzina e si è dato fuoco, avendo in braccio due bambini, messi in salvo dalle maestre.
 
Quello di oggi è solo l’ultimo di una lunga serie di violenze contro bambini. Ieri un uomo disoccupato, armato di coltello ha attaccato e ferito 29 bambini e tre adulti in un asilo a Taixing (Jiangsu). La polizia ha rivelato che l’uomo ha compiuto il gesto per rabbia, dopo “una serie di umiliazioni personali e di lavoro”.
 
Un giorno prima, il 28 aprile, un insegnante di 33 anni ha ferito un collega e 15 scolari un una scuola elementare nel Guangdong. L’uomo sembra avesse problemi mentali. Ore prima di questo attacco, nel Fujian è stato condannato a morte un dottore che ha accoltellato a morte otto bambini e ferito altri cinque lo scorso 23 marzo. Il motivo sembra essere un attacco di rabbia dopo essersi separato dalla fidanzato.
 
Le autorità hanno ordinato un’operazione di prevenzione degli attacchi, esigendo che le scuole si dotino di personale di sicurezza a tempo pieno che non permettano l’entrata di persone non autorizzate. Ogni scuola si dovrà dotare di telecamere per controllare l’esterno e l’interno dei complessi scolastici, come pure gli studenti nei campus universitari.
 
Nell’Henan, la polizia ha ordinato un aumento di pattuglie che fanno la ronda davanti alle scuole e di controlli in luoghi frequentati da ragazzi e giovani: internet café, sale da video-giochi ecc.. per fermare ogni malintenzionato. A Chongqing le autorità vogliono mettere sotto controllo persone con disturbi mentali, che vivono vicino alle scuole.
 
L’attuazione di nuovi sistemi di sicurezza risulta però molto costoso e le scuole e le famiglie hanno già problemi a far quadrare i loro bilanci.
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