Stipendi e bonus per l'Eid non pagati: nuove ombre sul tessile di Dhaka
Mentre il mondo musulmano celebra la festa, migliaia di lavoratori in Bangladesh aspettano pagamenti arretrati da aprile. Dopo Pechino, Dhaka è il secondo produttore al mondo: impiegati 4,4 milinoi di operai, 60% sono donne. Permangono le inadempienze dei dirigenti. La frustrazione dei sindacati: "Ogni anno stesso scenario. Come festeggiare con le proprie famiglie?".
Dhaka (AsiaNews) - Mentre si celebra la festa sacra dell’Eid-ul-Azha, migliaia di lavoratori del settore industriale del Bangladesh stanno ancora aspettando i loro stipendi e bonus. Molte fabbriche, in particolare nel settore degli indumenti confezionati (RMG), hanno pagato i lavoratori parzialmente o per niente. In alcuni casi, i salari di aprile non sono ancora erogati. Questa crisi ricorrente getta un’ombra sul più grande settore industriale in Bangladesh, con 4,4 milioni di persone coinvolte, il 60% delle quali sono donne.
Nonostante i ripetuti avvertimenti del governo e gli accordi tripartiti, migliaia di lavoratori si trovano, infatti, nell'incertezza finanziaria durante quello che dovrebbe essere un periodo di gioia con le loro famiglie. Secondo la Polizia industriale, che monitora 9.683 fabbriche nelle principali zone produttive - tra cui Savar-Ashulia, Gazipur, Narayanganj, Chattogram e Mymensingh - alla sera di mercoledì 5 giugno 1.874 fabbriche (circa il 19%) non avevano pagato i bonus per l'Eid. Solo nel settore RMG e tessile, 464 fabbriche non erano riuscite a farlo, tra cui 279 membri della BGMEA, 130 della BKMEA e 81 della BTMA, associazioni di categoria.
Ancora più preoccupante è l'arretrato dei salari mensili. Questa settimana il 60% di tutte le fabbriche monitorate, in totale 5.864, non aveva pagato gli stipendi di maggio. Mentre, 375 fabbriche mercoledì dovevano ancora pagare gli stipendi di aprile. Nel settore dell'abbigliamento e del tessile, in particolare, il 72% delle fabbriche non ha ancora pagato gli stipendi del mese scorso.
Sebbene il Ministero del Lavoro avesse fissato la scadenza del 31 maggio per il pagamento dei bonus e del 3 giugno per il salario di maggio, molti dirigenti delle fabbriche non si sono adeguati. Il 21 maggio, il consigliere per il lavoro, dott. M. Sakhawat Hussain, aveva avvertito che sarebbero state intraprese azioni legali contro i proprietari inadempienti e, secondo quanto riferito, sono stati emessi anche mandati di arresto contro cinque di loro. L'applicazione sul campo rimane comunque debole, con una molto diffusa inadempienza.
I leader sindacali e i lavoratori si dicono profondamente frustrati. “Ogni anno si ripete lo stesso scenario”, ha dichiarato Khairul Mamun, segretario per gli affari legali della federazione sindacale Bangladesh Garment and Sweater Workers Trade Union Center. "Se i lavoratori non ricevono le loro quote prima delle vacanze, come potranno festeggiare l'Eid con le loro famiglie? È tragico e ingiusto. Episodi del genere accadono ogni Eid, ed è molto triste”. I funzionari della polizia industriale confermano agitazioni in corso soprattutto a Narayanganj, dove 14 fabbriche, di cui 11 del settore tessile e dell'abbigliamento, devono ancora saldare i pagamenti. Tra queste ci sono aziende importanti come Hamid Fabrics, Toha Knit Fashion, Janani Fashion e Avanti Color Tex.
La BGMEA, tuttavia, riporta dati più ottimistici, sostenendo che il 96% delle 2.092 fabbriche associate attive a Dhaka e Chattogram ha pagato i bonus. Il 58% ha pagato gli stipendi di maggio e solo tre fabbriche - Bashundhara Apparels, Sezens Dress e Seine Apparels - sono attualmente in ritardo con i pagamenti. L'ex direttore della BGMEA, Mohiuddin Rubel, ha dichiarato ai giornalisti: "Ad oggi, il 48% delle fabbriche ha pagato gli stipendi e ha chiuso per le vacanze. Le altre dovrebbero saldare i debiti giovedì, prima di andare in pausa per l’Eid". Nonostante queste affermazioni, molti lavoratori non sono stati pagati e permane l’incertezza.
Gli analisti sostengono che le giustificazioni dei proprietari delle fabbriche - tra cui la mancanza di energia elettrica, la scarsa produzione, i problemi bancari e le controversie di lavoro - sono insufficienti. “Non pagare ai lavoratori i loro giusti salari e bonus durante l'Eid, dopo aver tratto profitto dal loro lavoro tutto l'anno, non è solo immorale, è disumano”, ha detto un attivista per i diritti dei lavoratori. Mentre il Paese si prepara a una delle sue feste più sacre, la gioia dell'Eid rimane sfuggente per molti degli operai che costituiscono la spina dorsale dell'economia del Bangladesh.