'Surrender to God': la strada di vita di Cebu oltre la droga
Promosso da Fe Mantuhac Barino, una laica cattolica legata all'esperienza del Rinnovamento carismatico, dal 2016 nelle stesse Filippine di Duterte un programma propone ai tossicodipendenti e alle loro famiglie una strada per ritrovare la propria vita. "In questi anni più di mille persone hanno partecipato. Ho visto come Dio cambia la vita delle persone".
Manila (AsiaNews) - Aiutare a rialzarsi i tossicodipendenti di Cebu, la grande città delle Filippine centrali, attraverso un programma che li invita espressamente ad “affidarsi a Dio”. È l’esperienza di “Surrender to God”, un percorso di recupero dalla droga basato sulla fede promosso da Fe Mantuhac Barino, una laica cattolica di Cebu. Rivolto a persone e famiglie che soffrono del problema della dipendenza, “Surrender to God” è nato nel 2016, proprio lo stesso anno in cui l’allora presidente Rodrigo Duterte dichiarò la guerra totale contro la droga. I media riportavano molti casi di dipendenza nel Paese: in quel contesto le azioni ordinate da Duterte – e per cui è in carcere a l’Aja con l’accusa di crimini contro l’umanità -causarono la morte di migliaia di tossicodipendenti.
Fe Mantuhac Barino è una leader laica cattolica, presidente della Commissione per i laici dell’arcidiocesi di Cebu, coordinatrice delle comunità carismatiche e amministratrice delegata del Duros Group of Companies, un’azienda di costruzioni. Nel novembre 2023 è stata anche eletta a far parte del Servizio Internazionale di Comunione del Rinnovamento Carismatico Cattolico (CHARIS), un organismo vaticano creato da papa Francesco che coordina e consiglia i gruppi carismatici cattolici nel mondo.
Per anni, Barino ha incontrato membri di famiglie, parenti e altri che lottavano con gli effetti delle droghe. “Quando si è costantemente a contatto con spacciatori e consumatori di droga, non si può che essere sfidati da loro e fare qualcosa per aiutarli a superare la dipendenza,” spiega. Lei stessa conosceva direttamente il problema: negli anni Ottanta viveva a Toledo City da dove si trasferirono nel villaggio di San Vicente, a Liloan. Barino ricorda di aver spostato tutta la famiglia dal luogo di nascita per salvare i suoi fratelli dalla tossicodipendenza. “Ero determinata ad aiutarli”, spiega ad AsiaNews.
Barino non ha una competenza professionale nella lotta alla dipendenza, ma ha partecipato attivamente alla Love of God Community, un gruppo carismatico che ha co-fondato con suo marito, Rafaelito. La sua azienda, Duros Development Corporation, è stata responsabile della costruzione del padiglione che nel gennaio 2016 ospitò il Congresso Eucaristico Internazionale nel Barangay Mabolo, a Cebu City. L’attività ha impiegato parenti, familiari e altre persone nel Duros Group of Companies. Un giorno ha chiesto a tutti i suoi dipendenti di sottoporsi a test antidroga: su 300 persone, 46 sono risultati positivi all’uso di sostanze stupefacenti. Molti erano membri della sua famiglia e parenti.
Così è nata l’idea di organizzare un programma di recupero per loro e per le famiglie. L’amico Rene Francisco, che gestisce l’It Works Chemical Dependency Treatment Center a Ozamis e la Balay Kahayag Farm a Baclayon, Bohol, l’ha aiutato a sviluppare il percorso che hanno chimato “Surrender to God”. Il programma integra elementi scientifici e spirituali in un percorso di recupero e rinnovamento della durata di 10 giorni.
“Ho insistito perché i miei dipendenti partecipassero al programma, minacciando il licenziamento” ricorda Barino. Il primo gruppo di 65 persone ha partecipato ai 10 giorni di “Surrender to God” nell’agosto 2016. “A oggi sono più di 1000 le persone che hanno partecipato”, racconta Barino. “Il programma considera che i tossicodipendenti persone che hanno una propria dignità e valore. Dobbiamo aiutarli e loro devono smettere”. L’organizzazione si fa carico delle spese, che ammontano ad almeno 300mila pesos (oltre 5mila euro ndr) per ogni programma di 10 giorni, durante il quale a chi partecipa è offerto anche un sostentamento. Dopo il training, i diplomati vengono incoraggiati a unirsi agli Alcolisti Anonimi (NA) e a partecipare alle loro riunioni: questo fornisce loro un sistema di supporto.
“Ero rimasta profondamente turbata - racconta Fe Mantuhac Barino - nel sentire storie di bambini lasciati soli, coniugi che tradiscono, bambini sfruttati per furti e rapine, e anziani che si fanno del male a causa della droga illegale. Non ero mai stata così scossa in vita mia. Ma ero anche estremamente ispirata da come li vedevo cambiare. Chiedono aiuto: piangereste vedendo i loro volti. Solo Dio può fare questi cambiamenti. Sono felice che questo programma aiuti più persone - conclude -. Voglio che il mondo sappia che anche in un posto piccolo come il nostro si può aiutare a uscire dalla tossicodipendenza”.
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