12/12/2004, 00.00
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Taiwan, l'opposizione vince con stretto margine le elezioni

Taipei (AsiaNews/ Agenzie) – I parlamentari dell'opposizione hanno usato la domenica per un giro di trionfo in città; appollaiati su dei camioncini, hanno ringraziato gli elettori per la vittoria. Molti analisti pensano che i risultati elettorali aiuteranno a tranquillizzare le tensioni fra Pechino e Taiwan.

L'opposizione ("gli azzurri") è riuscita a conquistare 114 dei 225 seggi disponibili. Il DPP (il partito del presidente Chen Shuibian) e l'alleato Taiwan Solidarietà Union (i "verdi"), hanno preso 101 seggi. I restanti 10 sono andati a liste indipendenti.

Il DPP (partito democratico del progresso), non ha mai avuto la maggioranza al parlamento, lo Yuan. Durante la campagna ha sempre spinto verso l'indipendenza di Taiwan. L'opposizione ha invece preferito un tono più conciliante verso Pechino, che rivendica come territorio cinese l'isola "ribelle" e ne chiede l'unificazione con la madrepatria. La maggioranza dei Taiwanesi si oppone all'unificazione con la Cina comunista, ma è anche riluttante a fare dei passi decisi verso l'indipendenza, rischiando di di scatenare una guerra con Pechino.

Gi analisti affermano che una delle ragioni della sconfitta del DPP è la bassa partecipazione: hanno votato il 56% degli aventi diritto; lo scorso marzo, nelle ultime elezioni presidenziali, avevano votato circa l'80%. Ma soprattutto, gli elettori sono stati timorosi nell'affidare a un solo gruppo il controllo della presidenza e del parlamento. Il The China Times, uno dei più diffusi giornali di Taiwan, fa notare che i risultati elettorali "mostrano che i votanti vogliono un forte partito di opposizione che bilanci il potere del partito al governo".

Una conseguenza (negativa) possibile potrebbe essere un blocco della vita parlamentare. Fin da quando Chenm è stato eletto presidente nel 2000, il parlamento – controllato dall'opposizioni –ha bloccato le sue proposte maggiori. Un editoriale dell'Apple Daily, un giornale a grande diffusione, afferma: " Il nostro incubo è che ora i blu e i verdi continueranno a combattersi reciprocamente in una schermaglia del tipo mors-tua-vita-mea per altri 4 anni".

Un risultato interessante delle elezioni che è i partiti più estremisti sulla questione unificazione/indipendenza non sono stati premiati. Il partito pro-unificazione  "Peoples First"  ha preso 34 posti, 12 in meno delle precedenti elezioni. E il Taiwan Solidarity Union, che è decisio per l'indipendenza, ha perso un seggio, ritenendone 12. Il grande vincitore è stato il KMT, che ha preso 11 seggi in più, giungendo a 80. Il DPP ha vinto 2 posti in più rispetto alle precedenti elezioni.

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