03/01/2011, 00.00
INDIA
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Tentato omicidio di un leader cristiano indiano in Karnataka

di Nirmala Carvalho
L’aggressione è avvenuta ieri sera, durante un servizio di preghiera a Davanagere. La vittima, colpita con una mannaia, è salva per miracolo. Sotto accusa la legge ‘anti-conversione’ voluta dai radicali indù. “E’ pretesto per violenza anticristiane”, afferma il presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani, che ricorda il messaggio del Papa sulla libertà religiosa.

Mumbai (AsiaNews) – Tentato assassinio di un leader cristiano in India. Il pastore Isaac Samuel, coordinatore del Consiglio globale dei cristiani indiani a Davanagere, nello stato del Karnataka, è stato attaccato ieri, domenica 2 gennaio, alle 20.30. Isaac Samuel stava guidando un servizio di preghiera per alcuni fedeli cristiani che appartengono alla comunità nomade, gli Akki Pikki, e vivono in un accampamento vicino alla stazione di autobus di Davanagere. L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi della moglie e dei due figli del pastore.

“I fondamentalisti indù che erano contrari al servizio di preghiera hanno attaccato il pastore con una mannaia con la chiara intenzione di ucciderlo” ha dichiarato ad AsiaNews Sajan George, presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani. “Grazie a Dio la lama ha mancato la testa ed è scivolata verso il collo e si è fermata sulla spalla, ferendo il pastore in maniera profonda”. La vittima è stata trasportata subito all’ospedale statale di Chigateri, a Davanagere, dove i dottori gli hanno chiuso la ferita con dodici punti. E’ sotto trattamento nella corsia di emergenza, ha subito una trasfusione di sangue e sembra fuori pericolo.

“L’aggressione a Isaac Samuel rende solo più attuale l’appello urgente contenuto nel messaggio del Santo Padre, secondo cui la libertà di religione è la via alla pace” ha detto Sajan George. “Inoltre il governo del Bharatiya Janata Party deve considerare che la legge ‘anti-conversione’ ha una storia di uso improprio da parte dei fondamentalisti indù, e ha fornito pretesto per violenze anti-cristiane in altri Stati”. Grazie all’intervento del Consiglio globale dei cristiani indiani la polizia si è attivata e ha aperto un’inchiesta sull’aggressione, che è stata coperta ampiamente dai media e dalle televisioni locali. Un uomo, identificato solo con il nome di Bansava, è stato arrestato.

Ha collaborato Santosh Digal

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