01/10/2025, 14.06
FILIPPINE
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Terremoto a Cebu, danni anche a chiese storiche

di Santosh Digal

Con il passare delle ore cresce il bilancio delle vittime, già 69 quelle accertate. In macerie il santuario di Santa Rosa da Lima a Daanbantayan. L'appello dell'arcidiocesi: " Possa questa tragedia risvegliare in noi un senso più profondo di solidarietà, compassione e fede nella provvidenza di Dio".

Cebu (AsiaNews) - Cebu, la provincia centrale delle Filippine, e le province vicine sono state scosse da un terremoto di magnitudo 6.9 alle ore 21:59 di martedì 30 settembre 2025. L’epicentro è stato localizzato a 17 chilometri a nord-est della città di Bogo, a una profondità di 10 chilometri, secondo quanto riferito dall’Istituto Filippino di Vulcanologia e Sismologia (Phivolcs).

Il bilancio più aggiornato parla di almeno 69 morti e centinaia di sfollati, ma sono numeri in continuo aggiornamento. I danni hanno colpito anche luoghi importanti per la devozione dei filippini. Il santuario arcidiocesano di Santa Rosa de Lima, una chiesa secolare situata a Daanbantayan, ha subito un crollo parziale a causa del terremoto, secondo quanto riportato sui social media. Nonostante i danni, il Santissimo Sacramento e l’immagine di Santa Rosa de Lima sono rimasti intatti. La chiesa ha invitato tutti i residenti di Daanbantayan a non toccare le pietre coralline presenti nei pressi dell’edificio. "Imploriamo umilmente tutti i fedeli di Cebu e del resto delle Filippine a pregare per noi a Daanbantayan, Medellin, Bogo City e San Remigio", si legge in un comunicato dell’arcidiocesi. Il santuario di Santa Rosa de Lima, punto di riferimento storico molto ben conservato, ha riportato gravi danni, soprattutto nella facciata.

Anche la chiesa di San Pietro e Paolo nell’isola di Bantayan, una delle più antiche nelle Visayas, è crollata. Diversi edifici a Daanbantayan, Medellin, Bogo City e San Remigio a Cebu hanno subito gravi danni. Il neo-arcivescovo Alberto S. Uy ha guidato i fedeli in preghiera per la sicurezza e la protezione di tutti dopo il sisma. Il presule ha invitato tutte le parrocchie e le canoniche a far ispezionare le loro strutture. Alle parrocchie dell’area più gravemente colpita è stato ordinato di non utilizzare le chiese per la celebrazione della Messa fino a quando gli edifici non saranno dichiarati sicuri dagli esperti.

"Offriamo intenzioni di preghiera speciali per le chiese del nord di Cebu che hanno subito distruzione. Questi luoghi sacri sono da tempo spazi di preghiera, speranza e rifugio. Possano risorgere come segni della Tua presenza duratura tra noi. Ispira la generosità di cuori e mani per ricostruire ciò che è andato perduto. Possa questa tragedia risvegliare in noi un senso più profondo di solidarietà, compassione e fede nella Tua provvidenza", scrive ancora l’arcidiocesi.

P. Felmar Castrodes Fiel, sacerdote della Società del Verbo Divino di Cebu, ha dichiarato: “Il mio cuore è con tutti quanti sono stati colpiti dal terremoto. Nei momenti di incertezza e paura, possiamo trovare forza nella nostra fede, coraggio nella nostra unità e speranza nella presenza amorevole di Dio. Continuiamo a pregare per la sicurezza e la guarigione mentre ci aiutiamo a vicenda a rialzarci”.

Sr. Jennibeth Sabay, delle Suore di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione di Castres, originaria di Cebu, ha detto ad AsiaNews: “Vi sono tanti danni in molte parti di Cebu, specialmente nell’area settentrionale. Preghiamo per quanti sono stati gravemente colpiti”.

Il sindaco di Cebu City, Nestor Archival, ha sospeso le lezioni per oggi nelle aree colpite dal sisma; ha inoltre invitato i proprietari di edifici privati a verificare immediatamente la solidità delle loro strutture e ad attuare tutte le misure di sicurezza necessarie. Diverse strade e ponti a Tabogon sono ancora impraticabili a causa delle crepe provocate dal terremoto, ha dichiarato la governatrice Pam Baricuatro.

Le Filippine si trovano sull’Anello di Fuoco del Pacifico, un’area soggetta alla collisione di placche tettoniche, che causa frequente attività sismica e vulcanica. La maggior parte dei terremoti è debole e non viene avvertita, ma in ogni momento possono verificarsi forti scosse distruttive come quella di ieri.

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