28/06/2007, 00.00
IRAQ
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Tre soldati britannici uccisi a Bassora, ormai nelle mani delle milizie

A causare la morte dei militari stamattina, una bomba sul ciglio della strada. La situazione nella città meridionale preoccupa governo e forze straniere; gruppi di analisti internazionali e fonti irachene parlano di una città sotto il pieno controllo di fazioni e milizie sciite: dalle strade, ai confini, alla gestione dei ricchi giacimenti petroliferi. A vantaggio dell’Iran.

Bassora (AsiaNews) – L’amministrazione e la gestione delle risorse petrolifere a Bassora sta scivolando nelle mani delle milizie sciite, il governo provinciale è sempre più impotente e le truppe britanniche presenti nella zona sono sempre più nel mirino del terrorismo. Lo scenario del sud dell’Iraq è così dipinto da un recente rapporto dell’International Crisis Group, che trova conferme da voci irachene. L’ultimo episodio di violenza nella seconda città più grande del Paese si è verificato stamattina: una bomba posizionata sul ciglio della strada ha ucciso 3 soldati britannici e ne ha ferito un altro, mente erano in marcia.La Gran Bretagna, dispiegata nell’area di Bassora, ha recentemente ridotto i propri uomini in Iraq passando da 7mila unità a 5.500.

Fonti anonime citate dal quotidiano iracheno Azzaman, dichiarano che ormai la città “è sotto l’egemonia delle milizie, che non controllano solo le strade ma stanno gestendo le risorse petrolifere”. Un’altra fonte di intelligence ritiene che “è troppo tardi perché il governo del premier al Maliki riesca a riacquistare, anche con l’invio di altri uomini, il controllo della città”.

Milizie ancora fedeli a partiti politici sciiti si sarebbero divise le zone d’influenza. Secondo il rapporto dell’International Crisis Group, pubblicato lo scorso 25 giugno, la polizia di Bassora risponde all’esercito del Mahdi, la milizia del leader radicale sciita Moqtada al-Sadr; i servizi di intelligence invece sono diretti dal Supremo consiglio islamico iracheno, ex Consiglio supremo per la rivoluzione islamica in Iraq (SCIRI); infine la Oil Protection Force è controllata dal partito Fadhila (Islamic Virtue Party), rivale dei sadristi e uscito quest’anno dalla coalizione al potere.  

Sempre secondo Azzaman, le truppe irachene hanno perso anche il controllo dei confini e dei porti sul Golfo, situazione che apre la strada ad un aumento dell’influenza iraniana nella zona ricca di giacimenti petroliferi. A riguardo il quotidiano avverte che “la supervisione e l’amministrazione del ministero del Petrolio su giacimenti, raffinerie e terminal a Bassora è solo simbolica, di fatto ormai sono le milizie a controllare l’industria petrolifera della città.

 

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