13/11/2012, 00.00
INDIA
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Tribali dell’Orissa: se sei cristiano, non puoi avere il certificato di casta

di Nirmala Carvalho
È accaduto in alcune comunità Kandho del distretto di Kandhamal. Le vittime di questa discriminazione erano cristiani, o imparentati con cristiani, o sposati con dalit. Senza il documento, non si può godere di diritti sociali ed economici. Missionario monfortiano: “Casi in aumento”. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Persecuzione ufficiale dei cristiani da parte delle autorità”.

Mumbai (AsiaNews) - Certificati di casta negati perché si è cristiani, o parenti stretti di cristiani, o sposati con dalit: accade in alcune comunità tribali Kandho del distretto di Kandhamal (Orissa). La denuncia arriva ad AsiaNews da fratel KJ Markose, missionario monfortiano, avvocato e attivista per i diritti umani. Negli ultimi cinque mesi sono quattro i casi venuti alla luce, ma fratel Markose avverte: "Storie simili sono tante, e in aumento".

Originario del villaggio di Pikoredi (Tikabali block), Prakash Pradhan, un tribale Kandho, ha presentato la richiesta del certificato di casta per poter ottenere la borsa di studio per i suoi figli. In quattro mesi, l'uomo è  tornato almeno 10 volte nell'ufficio. Alla fine, il funzionario gli ha riferito di non poter rilasciare il documento perché cristiano. Lo stesso è accaduto a suo fratello, Bali Pradhan: pur essendo di religione indù, egli non ha potuto ottenere il certificato perché imparentato con un cristiano.

Kautilya Pradhan, di K Nuagam, ha presentato domanda per il certificato a giugno. Ad oggi, non ha mai ricevuto nulla: non è cristiano, ma sua madre sì.

Jacob Pradhan, di Bogadi (vicino a K Nuagam), è un pastore cristiano che da quattro mesi cerca invano di ottenere il documento, necessario per poter richiedere una borsa di studio per i suoi figli. Anche se in possesso di raccomandazioni da alcuni amministratori locali, egli non è ancor riuscito ad avere il certificato. Poi, la scoperta: il ritardo dipende da sua moglie. La donna è una dalit, e di conseguenza i loro figli non possono essere considerati tribali.

Per Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), si tratta di "una persecuzione ufficiale dei cristiani di Kandhamal da parte delle autorità", che "alimenta la vulnerabilità della minoranza". "Il governo - aggiunge - si prende gioco dei tribali cristiani, e impedisce alla comunità di godere dei suoi diritti costituzionali".

Una preoccupazione "urgente", spiega il presidente del Gcic, "è il Vishwa Hindu Parishad [Vhp, gruppo ultranazionalista indù, ndr], che è in prima linea quando si tratta di opporsi ai diritti dei tribali cristiani. In Orissa, il Vhp minaccia di lanciare una campagna per far dimettere i deputati cristiani dal governo".

I certificati di casta sono importanti perché conferiscono a chi li possiede diritti sociali ed economici, come quello di ottenere una borsa di studio. Rispetto ai membri delle Scheduled Caste (Sc) - a cui viene riconosciuto il proprio status solo se di religione indù, sikh o buddista - quelli delle Scheduled Tribe (St) possono tutti - in teoria - godere dei propri diritti, senza differenze di religione. 

 

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