07/11/2006, 00.00
BAHRAIN
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Un cristiano e tre donne candidati alle elezioni in Bahrain

Ibrahim Zahi Suleiman si presenta alle municipali, mentre le donne concorrono al voto per la Camera dei deputati. Un Paese tollerante, ma che pure ha visto un giornale locale attaccare il candidato perché cristiano.

Manama (AsiaNews) – Ci sono anche un cristiano e tre donne tra i candidati alle elezioni che si terranno il 25 novembre in Bahrain, e che saranno contemporaneamente politiche e municipali.

Ibrahim Zahi Suleiman è il cristiano che partecipa al voto per la terza delle cinque circoscrizioni municipali: laureato in legge, ha lavorato per 20 anni, dal 1986 per l'esercito (Bahrain Defence Force, BDF) del quale suo padre è stato, racconta il candidato, uno dei fondatori. Giordano di origine, nel 1994 ha avuto la cittadinanza della piccola monarchia, che vanta una grande tradizione di tolleranza. Una cristiana, Alice Sammaan, fa già parte del Consiglio consultivo, assemblea nominata dal re. Rappresenta il migliaio di cristiani che vivono tranquillamente tra i 650mila abitanti del regno.

Ciò malgrado Suleiman ha avuto qualche attacco su un giornale locale, motivato proprio dal fatto che è cristiano. "Ma in non ho mai subito discriminazioni", afferma il candidato, che ha un programma elettorale che punta sul consolidamento della democrazie e sull'ambiente. "E' necessario – dice – creare più ampi spazi verdi e fondare dei centri per giovani per permettere ai nostri figli di vivere in un ambiente sano".

Se sarà eletto, Suleiman non sarà il primo cristiano ad essere scelto: un precedente c'è stato diversi anni fa.

Delle tre donne candidate alla Camera dei deputati, la più combattiva è forse Moza Salem Sabt, una ex insegnante che fa dei diritti delle donne e dell'educazione il suo cavallo di battaglia. "Solo una buona formazione – sostiene – prepara le persone al futuro. Quando una persona è istruita – aggiunge – è molto più facile affrontare problemi come la disoccupazione". Intervistata dal Bahrain Tribune ha anche sostenuto che bisognerebbe dare una chance alle donne, dopo la esperienza fatta con la presenza maschile.

Sabah Al Dosari viene da una famiglia fortemente impegnata sul piano sociale ed è personalmente coinvolta in attività caritative e di volontariato. Il problema centrale, a suo avviso, è "la comprensione dei problemi delle persone e delle loro necessità". Tra i problemi segnala disoccupazione e povertà. "Io – continua – ho esperienza dei bisogni della gente, ma non credo nelle vuote promesse e non voglio sfruttare la fiducia degli elettori. Il mio motto è 'l'azione parla più forte delle parole'".

La terza candidata è Khadija Al Kahtani, probabilmente la meno conosciuta, ma che ha il vantaggio di abitare nella zona dove si presenta.

"Credo che le donne – sostiene un elettore a proposito delle candidature femminili – siano in grado di fare bene. Abbiamo uomini in entrambi i Consigli e niente è cambiato nei quattro anni trascorsi".

 

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