Nessuna rivendicazione ufficiale per l’assalto all’edificio nel quale si stava svolgendo una manifestazione organizzata dal responsabile a Gaza dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati. C’erano state minacce per una festa “non islamica”, in quanto vedeva giocare insieme ragazzi e ragazze.

Gaza (AsiaNews/Agenzie) - Nessuno ha finora rivendicato l’attacco portato contro una scuola elementare nel sud della Striscia di Gaza, ma gli indizi portano con ogni probabilità ad un gruppo islamico. Il bilancio dell’attacco, portato da alcuni uomini che hanno sparato e lanciato bombe, è di un morto e sette feriti.

L’ucciso è una guardia del corpo di Majed Abu Shamaleh, un funzionario di Fatah, che stava prendendo parte ad una manifestazione organizzata dall’agenzia dell’Onu per i rifugiati (UNRWA), il responsabile locale della quale, John Ging, era presente ed è rimasto illeso.

Shamaleh ha reso noto che nei gini scorsi erano giunte minacce contro la manifestazione, in quanto prevedeva giochi in commune di ragazzi e ragazze ed era quindi accusata di essere “contraria all’islam”. Lo tesso capo dell’agenzia dell’Onu, peraltro, è stato accusato di “allontanare la gente dall’islam”.

La polizia palestinese afferma di aver arrestato due degli attentatori e che li sta interrogando.

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