06/08/2010, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Un nuovo suicidio alla Foxconn nel Jiangsu

Una ragazza di 22 anni ha riportato ferite gravi dopo essersi lanciata dal tetto del dormitorio ed è morta all’ospedale. Il problema delle condizioni di lavoro. Inutili le reti tirate fra gli edifici per evitare i suicidi.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una ragazza di 22 anni si è gettata dal tetto del dormitorio negli stabilimenti della Foxconn a Kunshan (Jiangsu). La ragazza è stata trovata alle 4.00 del mattino con gravi ferite e trasportata all’ospedale è morta dopo 10 ore.
 
Il fatto è avvenuto il 4 agosto, ma la notizia è circolata solo oggi. Questo è il 16mo tentativo di suicidio che avviene nella ditta elettronica taiwanese, in cui si costruiscono e si assemblano gli Iphone della Apple e vari componenti di Siemens, Nokia, Sony, Dell e Hewlett-Packard.
 
La Foxconn ha dichiarato che la ragazza lavorava da loro da marzo e che la ditta sta collaborando con gli investigatori sulle cause della tragedia. “La Foxconn – continua la dichiarazione – ha espresso il suo più profondo dolore e le condoglianze alla famiglia dell’operaia e stiamo provvedendo per loro un sostegno in questo tristissimo momento”.
 
La catena di suicidi ha fatto emergere i problemi di lavoro dei migranti, costretti a lavorare fino a 14 ore, con straordinari, per guadagnare a sufficienza e inviare soldi alle famiglie. In più, alla Foxconn, nelle ore di lavoro gli operai non possono parlare fra di loro.
 
La ditta taiwanese ha speso 180 milioni di yuan (circa 1,8 milioni di euro) per installare milioni di metri quadri di reti fra gli edifici dei dormitori per evitare i suicidi a Shanzehn, nell’Henan e nel Jiangsu. Ma il tutto pare inutile. A ogni operaio è richiesto di firmare un contratto che include la promessa di non cercare il suicidio e vi sono consiglieri e monaci disponibili ad affrontare i problemi psicologici dello staff.
 
La Foxconn ha anche promesso di aumentare del 66% i salari a partire dal prossimo ottobre. Per ridurre l’impatto degli aumenti sul profitto, l’azienda ha deciso di trasferire 300 mila dei suoi 420 mila operai da Shenzen nell’Hubei e nell’Henan, dove il salario medio è più basso.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La “nuova” classe proletaria cinese, disposta al suicidio per non piegarsi
02/06/2010
Un altro suicidio alla Foxconn, dopo la visita e la pubblicità del suo boss
27/05/2010
Slogan e maschere da clown contro i suicidi alla Foxconn
19/08/2010
Suicidi alla Foxconn: i parenti chiedono risarcimenti alla ditta
29/05/2010
Sindacalista di Hong Kong: “I suicidi in fabbrica, frutto dell’indifferenza”
28/05/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”