05/04/2007, 00.00
CINA
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Vescovo di Shanghai: la Pasqua allontani i fedeli dal materialismo

Nel messaggio per la Pasqua 2007, mons. Jin Luxian ha avvertito dei pericoli che la cultura capitalista ed il materialismo portano con sé. Invito alla carità ed all’evangelizzazione, strumenti utili per vivere appieno il mistero pasquale e la fede cristiana.
Shanghai (AsiaNews) – Non bisogna lasciarsi tentare dal materialismo di una metropoli, ma dedicare invece la vita alla carità ed all’evangelizzazione, perchè solo così di vive appieno il mistero pasquale e la fede cristiana. E’ questo il senso del messaggio pasquale del vescovo di Shanghai, mons. Aloysius Jin Luxian, pubblicato sul sito internet della diocesi.
 
Nel testo – intitolato “Andate e vedete!” – il vescovo ha implorato i cattolici locali di trattare con attenzione i supermercati, i casinò, i computer e le televisioni, tutti strumenti di un capitalismo che allontana il cristiano dal vero scopo della sua vita.
 
Il titolo del messaggio, spiega il presule (uno dei quattro vescovi cinesi invitati dal Papa al Sinodo sull’eucarestia) , è una citazione di diverse parti del Vangelo, anche se “vi sono molti luoghi che i cattolici farebbero meglio a non vedere, come la Borsa di Shanghai, dove si sperperano i risparmi, si contraggono debiti e si usano fondi pubblici per comprare azioni”.
E' evidente il riferimento al recente scandalo legato alla corruzione (che ha portato alla caduta del segretario del Partito di Shanghai Chen Liangyu) ed al crollo della Borsa locale, che il 27 febbraio scorso ha perso otto punti travolgendo centinaia di piccoli investitori, che hanno perso tutto.
La Chiesa, ovviamente, “non proibisce il mercato azionario, ma io vi invito ad essere molto cauti nei confronti di tale luogo, veramente ad alto rischio”. Allo stesso tempo, mons. Jin ha invitato i fedeli “a non cercare la fortuna nei casinò, dove vi sono solo trucchi e frodi che portano allo sfascio vite umane ed intere famiglie”, che sempre più spesso cercano nel gioco d'azzardo la via più rapida per la ricchezza.
 
Lo stesso discorso vale anche per computer e televisioni, “utili ma, se usati male, molto pericolosi. Essi, infatti, possono invadere la nostra anima e cambiare in maniera radicale il nostro punto di vista ed il modo in cui ci rapportiamo ai valori fondamentali della vita”.
 
Non manca il richiamo alla vita quotidiana, che “non deve essere incentrata sulla ricerca del denaro, del potere o della reputazione. Uscite, cercate coloro che vivono ai margini della nostra società ed aiutateli. Tramite il nostro Centro diocesano per i servizi sociali, chi vuole può trovare Gesù fra i poveri, gli ammalati, i sofferenti”.
 
Citando la prima enciclica di Benedetto XVI, la Deus Caritas Est, mons. Jin ha quindi invitato i fedeli di Shanghai a diffondere il Vangelo, perché il lavoro di evangelizzazione cattolica nella diocesi “non è soddisfacente”.
 
Nel 2005, sottolinea, “abbiamo celebrato 1.484 battesimi, ma non vi è nulla di splendido in questo dato. Rappresenta invece un numero modesto di cui io, come vescovo, mi assumo la piena responsabilità”. Al momento, la diocesi conta 141 chiese e 150mila fedeli, circa l’1 % della popolazione totale della città.
 
“Andate a diffondere il Verbo di Cristo – ha concluso – e portate la buona novella pasquale a tutti gli uomini”.
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