17/01/2006, 00.00
VIETNAM
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Vietnam: in aumento i casi di aborto

di Vu Nhu Cong

Sono soprattutto ragazze giovani. Molte abortiscono senza far sapere nulla alla famiglia. Si registrano gravi ripercussioni dal punto di vista psicologico.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Ad Ho Chi Minh City tutti i giorni centinaia di donne si recano all'ospedale statale o in "cliniche private" per abortire, ed il loro numero è in continuo aumento. Molte di loro sono ragazze giovani sotto i 18 anni.

"Siamo andati nei consultori dell'ospedale per cercare di capire quali siano le ragioni che spingono le ragazze ad abortire", dichiara un giovane cattolico impegnato nel sociale. "Quando siamo arrivati qui – continua - abbiamo visto che le ragazze sono molto giovani, e di diverse estrazioni sociali". Il giovane racconta di una giovane ragazza seduta che piange da sola, o di un'altra che dice al fidanzato: "ho molta paura". "Non è una scelta – continua - molte ragazze sono costrette a farlo, non possono portare avanti la gravidanza. Hanno fra i 17 e i 18 anni e non hanno ancora terminato la scuola media. Molte non vogliono far sapere alle loro famiglie di essere incinta, quindi affrontano da sole il problema. E l'aborto ha un grave impatto sulla loro salute e sulla loro psicologia, e questo le porta con facilità a problemi sociali".

Una dottoressa è intervenuta alla trasmissione "Thanh Nien online" e racconta di aver appena fatto abortire una ragazzina di 13 anni che portava avanti una gravidanza di 10 settimane. La dottoressa ha poi parlato di un altro caso: "si tratta di una ragazza di 19 anni, era ricoverata poiché la sua gravidanza era in uno stato avanzato. Aveva scelto di non portare avanti la gravidanza, quindi i medici l'hanno aiutata ad abortire con il metodo della "nascita precoce". Quando ha visto il bambino, già morto a causa dell'operazione, la ragazza è andata in panico. Dopo 5 anni è ancora in angoscia. I medici ritengono che sarà affetta da isterismo per tutta la sua vita".

Il dottor Madame Phuong, dirigente del dipartimento di pianificazione familiare dell'ospedale di Ho Chi Minh City, afferma che "in ogni caso di aborto, sia nel caso di gravidanza avanzata o meno, le donne subiscono un danno nella loro sfera psicologica che si protrae a lungo, a volte per tutta la vita". "È evidente, – continua – ed il fatto agghiacciante è che con la chirurgia si dice la parola fine e si causa la morte".

In questo momento il Vietnam è uno dei Paesi con la percentuale di aborti più alta al mondo. Per esempio il più importante ospedale del Vietnam, il Tu Du hospital di Ho Chi Minh City, registra ogni anno 33 mila casi di aborto. Fra questi, il 5% dei casi riguarda ragazze sotto i 18 anni con gravidanze avanzate. Di recente gli ospedali di Ha Noi, Nam Dinh, Hoa Binh e Ho Chi Minh City hanno svolto una indagine su un campione di 1800 casi di ragazze che hanno abortito. I risultato dicono nel 50% dei casi ci sono problemi di tipo batteriologico, il 47% degli aborti sono pericolosi per la salute della madre, l'11% delle ragazze abortiscono senza essere seguite prima dell'operazione ed il 57% non sono seguite dopo aver abortito, ed infine il 10% delle ragazze vanno incontro a tragedie dopo l'aborto. Secondo gli esperti le cause principali che rendono una gravidanza indesiderata sono la ricerca di una vita di piaceri, la crisi morale e il consumismo.

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