20/10/2006, 00.00
CINA
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Xian, ai funerali di Lin Mu la polizia scheda i partecipanti e fa sparire fiori e condoglianze

Gli agenti della polizia cinese hanno inoltre schedato i partecipanti alla cerimonia funebre in onore dell'ex leader comunista, divenuto dopo Tiananmen un attivista democratico. Per Bao Tong, egli ha pagato a caro prezzo la sua fedeltà alle riforme democratiche di Hu Yaobang.

Xian (AsiaNews/Rfa) – La polizia cinese ha rimosso le corone di fiori ed i messaggi di condoglianze inviate alla famiglia di Lin Mu durante la cerimonia funebre dell'ex leader comunista, che si è tenuta ieri nel crematorio Sanzhao di Xian.

Gli agenti hanno sorvegliato l'intera celebrazione ed hanno schedato i partecipanti, per la maggior parte attivisti democratici di tutta la Cina.

Lin, ex dirigente comunista, era stato allontanato dal Partito dopo la sua adesione al movimento pro-democrazia del 1989: è morto nella sua casa di Xian, nella provincia dello Shaanxi, il 15 ottobre scorso. Aveva 79 anni.

Lin, consigliere ed amico dell'ex segretario del Partito comunista Hu Yaobang, era stato allontanato tre volte dai vertici del governo: le prime due durante la Rivoluzione culturale e la terza durante le proteste anti-corruzione e pro-democrazia di piazza Tiananmen nate proprio dopo la morte del suo mentore. Secondo alcuni dei partecipanti alla cerimonia funebre, egli "ha pagato a caro prezzo la sua fedeltà alle riforme volute da Hu".

Nel corso della commemorazione, non sono stati pronunciati discorsi. La famiglia ha detto di "non volere alcun problema con la polizia" ed ha chiesto di "non reagire alle provocazioni degli agenti".

Dalla sua casa di Pechino, dove si trova agli arresti domiciliari, Bao Tong – ex consigliere ed amico di un altro riformista, l'ex segretario del Pcc Zhao Zhiyang – ha scritto un elogio in memoria di Lin.

"Egli – scrive Bao – ha pagato con una crudele punizione la sua fedeltà ad Hu. Nel 1989, ha sostenuto ed ha aderito al movimento degli studenti e dopo la cacciata dal Partito ha continuato la sua lotta per i diritti umani".

Bao ricorda la lettera aperta con cui Lin ha chiesto una revisione della condanna comunista ai moti di piazza Tiananmen: "Non ha avuto l'effetto desiderato, ma la giustizia è una forza che non può avere paura: il suo tentativo è stato un segnale in più della volontà di ferro della popolazione cinese, che viene battuta ma non può essere spezzata".

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