02/04/2022, 08.52
ASIA TODAY
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Yemen, fonti Onu: accordo per una tregua nazionale di due mesi

Le notizie di oggi: in Sri Lanka in vigore lo stato di emergenza per arginare le proteste; Covid-19, tutta Shanghai soggetta a lockdown (più o meno duro), prime difficoltà negli ospedali; il Consiglio degli ulema lancia un appello a non attaccare ristoranti aperti di giorno durante il Ramadan; in Russia pensionata aggredita e derubata  da altre donne per lo zucchero; Tokyo media fra gas russo e condanna della guerra in Ucraina. 

YEMEN
Le parti in lotta nello Yemen hanno raggiunto un accordo per una tregua di due mesi. É quanto affermano fonti Onu, secondo cui si tratta del primo cessate il fuoco su scala nazionale dal 2016. Il Paese vive una delle peggiori crisi umanitarie al mondo e la guerra ha già causato quasi 400mila vittime. Il 60% di queste sono morte per fame, mancanza di cure mediche e di acqua potabile. 

CINA
I 25 milioni di abitanti di Shanghai sono sottoposti a lockdown, più o meno duro. Anche quelli della parte est rimangono confinati, sebbene la misura dovesse concludersi ieri. Preoccupa l’escalation dei casi trainati dalla variante Omicron, che mette a rischio la politica “zero-Covid”. Primi allarmi anche dagli ospedali, timori per possibili vittime in case di cura per anziani. 

SRI LANKA
In Sri Lanka è in vigore lo stato di emergenza in tutto il Paese, dichiarato dalle autorità in seguito alle violente proteste all’esterno della casa privata del presidente Gotabaya Rajapaksa. Ieri le forze dell’ordine hanno arrestato 53 manifestanti; trattenuti e torturati in una caserma della polizia anche cinque fotoreporter. Per la seconda notte in vigore il coprifuoco, ma le proteste continuano. 

INDONESIA
Il Consiglio degli ulema indonesiani (Mui), la più importante istituzione islamica del Paese, lancia un appello per il Ramadan. I leader chiedono di non colpire o danneggiare ristoranti e venditori di cibo di strada aperti di giorno - per i non musulmani - nel mese sacro di digiuno e preghiera. Gli esercenti, affermano, “non devono essere chiusi a forza” per rispettare “chi non digiuna”. 

RUSSIA
Nella regione di Tula in Russia una pensionata di 73 anni è stata aggredita da altre donne mentre rientrava in casa. Lo scopo dell’assalto era quello di sottrarle 5 kg di zucchero da lei appena acquistati al supermercato. La donna aveva atteso per ore che venisse consegnato l’intero carico, andato esaurito in 30 secondi.

UZBEKISTAN
Le autorità dell’Uzbekistan attendono il ritorno in patria di almeno 100mila migranti lavorativi dalla Russia. Il loro ritorno è legato alla “caduta del rublo”, come ha spiegato il ministro del Lavoro Mikhitdinov. In risposta all’emergenza, egli ha promesso di creare per loro nuovi posti di lavoro nel comparto dell’edilizia locale. 

GIAPPONE
Il Giappone non può rinunciare al programma di gas e petrolio russo “Sakhalin-2” come ha spiegato il primo ministro Fumio Kishida, ma cerca di bilanciarlo con la netta opposizione all’invasione dell’Ucraina. Dal progetto si è ritirata la Shell, che ne deteneva il 27,5%; la giapponese Mitsui&Co. controlla il 12,5%, la Mitsubishi il 10%. Il restante 50% è in mano ai russi di Gazprom.

ISRAELE
I cacciatori informatici israeliani di Fake Reporter hanno individuato il “punto di forza” delle operazioni mediatiche del Cremlino contro l’Ucraina. Si tratta del sito “War on Fake”, usato dai dirigenti moscoviti per diffondere messaggi propagandistici in Russia e all’estero tramite gli account social delle rappresentanze diplomatiche russe nel mondo.

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