23/09/2009, 00.00
INDONESIA
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È scontro tra il presidente Yudhoyono e la Commissione anti-corruzione

di Mathias Hariyadi
Nuove accuse a dirigenti della Komisi Pemberantasan Korupsi (KPK) indagati per tangenti e favori a imprenditori. Yudhoyono è pronto a rimpiazzare diversi funzionari dell’organismo, ma dalla Commissione si levano critiche.

Jakarta (AsiaNews) - Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono (foto) e la Commissione indonesiana anti-corruzione sono di nuovo ai ferri corti. A riaccendere la disputa, che si trascina ormai dal maggio scorso, è la decisione del presidente di nominare nuovi vertici a capo dell'organismo, la Komisi Pemberantasan Korupsi (KPK).

Dall’entourage di Yudhoyono giunge la conferma che il presidente ha già firmato il Peraturan Pengganti Undang-undang, documento che da il via alle procedure di avvicendamento. La decisione è motivata dal fatto che posti cardine del KPK sono vacanti da troppo tempo, ma all’interno della Commissione c’è molto malumore. I funzionari affermano che la mossa di Yudhoyono serve solo a togliere potere all’organismo sistemando persone fedeli al presidente. Tale scelta, secondo i detrattori, infliggerebbe un grave danno alla credibilità della Commissione.

Il 21 settembre sono stati sospesi dal loro incarico Bibit Samad Rianto e Chandra M. Hamzah, da lungo tempo vice direttori del KPK. I due sono sospettati di corruzione e vanno ad aggiungersi alla lista di funzionari e imprenditori coinvolti negli ultimi tempi nei vari scandali di tangenti interne alla Commissione.

La stella della KPK, sino a poco tempo fa considerata il fiore all’occhiello di una nuova politica onesta e integerrima, ha iniziato ad offuscarsi in maggio quando il suo capo, Antasari Azhar, è stato incarcerato per l’omicidio dell’uomo d’affari Nazruddin Zulkarnaen (vedi AsiaNews, 05/05/2009, “In carcere il capo della Commissione anti-corruzione indagato per omicidio”). Secondo gli inquirenti l’assassinio è legato a motivi sentimentali; per i difensori di Azhar l’ex capo del KPK paga il fatto di aver spaventato politici e potentati economici con le sue indagini. Stessa situazione si ripete con Bibit Samad Rianto e Chandra M. Hamzah: accusati di coinvolgimento in più casi di corruzione affermando di essere vittime di una cospirazione.

I difensori dei due vicedirettori chiedono che la nomina dei nuovi quadri del KPK sia sospesa, in attesa di un verdetto definitivo sul caso dei loro assistiti. Intanto monta la polemica e i detrattori di Yudhoyono accusano il presidente di muoversi solo per coprire scandali legati a uomini politici di alto livello e personaggi del suo entourage. Il più discusso è l’ex vice direttore della Central Bank of Indonesia, Aulia Pohan. Egli è accusato dal KPK di casi di corruzione interne alla banca, ma giornali e oppositori del presidente sottolineano che è anche il suocero di Yudhoyono.

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